Ricordo, con un sorriso, che la prima ad accorgersene fu una delle maestre elementari storiche di Ayas, Renilda Favre. Un giorno mi disse: ho visto sull'enciclopedia che c'è un fiume indiano che è uguale al tuo cognome! Poi nel tempo, specie grazie ad Internet, mi sono ampiamente informato.
Il fiume "Kaveri" o "Caveri", con i suoi 765 chilometri, è uno dei grandi fiumi dell'India ed è considerato sacro dagli Indù e per questo viene frequentato da migliaia di pellegrini. Le sorgenti sono a Talakaveri, nel Ghats occidentale a circa quattromila metri, nella regione del Karnataka e il fiume - che ha grandi isole e alte cascate da cui si ricavò la prima energia idroelettrica in India - sfocia nel Golfo del Bengala.
Naturalmente la scoperta non serve un tubo e anima di tanto in tanto il solo divertissement - da romanzo d'avventura alla Salgari - nell'immaginare l'esistenza di un avo intraprendente che andò sin laggiù o magari qualche altra misteriosa origine.
La fantasia, specie quando è un esercizio così astratto, non fa male a nessuno. Anche se, ovviamente, quel nome è solo casualità.