February 2010

Il disastro azzurro a Vancouver

Giuliano Razzoli, unico oro italiano a VancouverLe Olimpiadi invernali canadesi di Vancouver sono state un disastro per l'Italia e di conseguenza e proporzionalmente lo sono state anche per la Valle d'Aosta. Mi auguro che il "Coni" intervenga presto e che Eddy Ottoz, che siede nella Giunta "Coni" e che conosce bene il degrado degli sport invernali, picchi duro. Bene ha fatto oggi Marco Albarello a raccontare a "La Stampa" i retroscena della sua esclusione da responsabile del fondo ed oggi i risultati parlano chiaro.
Umoristiche le dichiarazioni di presidente della "Fisi" Giovanni Morzenti che, al posto di dimettersi come avverrebbe in un Paese normale, attacca: «ci aspettano scelte dure, a tutto campo. Si impara a stare in piedi cadendo, e noi siamo caduti parecchio».
Insomma: scaricabarile, sport che purtroppo non è specialità olimpica altrimenti Morzenti - il primo colpevole del mancato ritorno della "Coppa del mondo" di sci alpino in Valle, malgrado tante promesse - avrebbe avuto l'oro, che infine - ed è stato bello - ha vinto Razzoli, ma ciò non muta il giudizio
Spero che la botta sortisca, oltre a qualche riflessione locale sui "perché", qualche effetto concreto anche in Valle d'Aosta, magari riprendendo l'idea, se non è già tardi, di una sorta di "incubatore" che evidenzi talenti in erba e che consenta di avere atleti valdostani competitivi alle prossime Olimpiadi russe di Sochi nel 2014 o in quelle successive.

Caleidoscopio 2 marzo

Caleidoscopio si può ascoltare anche in autoVi presento - come ormai avviene usualmente - il sommario del prossimo "Caleidoscopio", in onda su "Radio1" alle 12.35 di martedì prossimo nella programmazione radiofonica dei Programmi della "RaiVdA".
Parleremo di turismo, sotto diversi aspetti. Con la Presidente degli albergatori Silvana Perucca facciamo il punto sulle difficoltà della stagione invernale in corso. L’occasione è utile per ricordare, con un curioso link che scoprirete, lo scomparso Federico Mariani, fondatore nel 1947 al Breuil-Cervinia della prima agenzia di viaggio in Valle e uno degli "scopritori" della località sotto il Cervino.
Con Renato Henriod, invece, titolare di un'agenzia di viaggi a Saint-Vincent, ci occuperemo dei viaggi e della propensione al viaggiare dei valdostani in un periodo di crisi economica e di modificazione dei gusti.
Christian Diémoz si occuperà, infine, di un romanzo scritto dal giornalista torinese - ayassin d'adozione - Augusto Grandi con la sfida di scoprire, nella parte ambientata in Valle, quali nella realtà siano quelli che Grandi cautelativamente definisce come personaggi di fantasia.
Il concorso è aperto...

Le stagioni dell'autonomia

Le Voix de la Tour in conclusione delle celebrazioni 2010 di Autonomia e Statuto specialeLa ritualità, anno dopo anno a partire dal lontano 1948, del ricordo dello Statuto d'Autonomia non nasconde la realtà: ogni periodo storico influenza alcuni aspetti dei discorsi pubblici, pronunciati in questa occasione, che seguono gli avvenimenti contingenti che caratterizzano le diverse stagioni della nostra Autonomia speciale.
Oggi direi: il primo problema grosso all'orizzonte è il federalismo fiscale e la sua ricaduta sul nostro ordinamento finanziario; il secondo riguarda la necessità di sbloccare un numero ragionevole di norme di attuazione per "rafforzare" l'Autonomia; il terzo è far avanzare in Parlamento il principio dell'intesa per porre mano complessivamente alla modifica dello Statuto.
E poi: l'Autonomia speciale è forte se ci credono i valdostani, ricordando che il particolarismo linguistico è un aspetto importante; ci sono poi elementi che necessitano intese complessive, come si dice oggi "bipartisan"; è infine necessario far sistema con le altre speciali.
Ultimissima questione: bisogna imporre all'Italia e all'Unione europea un ruolo vero della Valle nella fase ascendente delle decisioni comunitarie che ci interessano, come lo status dei territori montani.

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