Della vicenda dell'emendamento e della telefonata inopportuna al convivente che ha portato alle dimissioni del ministro Federica Guidi, ministro dello sviluppo economico "volata" da "Confindustria" al Governo Renzi (con conflitti di interesse che già non stupivano in partenza...), mi sono fatto qualche idea.
E ciò è avvenuto sulla base di almeno quattordici Finanziarie, oggi "Legge di Stabilità", che ho seguito nella mia esperienza di deputato. Finanziarie che ho visto nella versione omnibus, cioè testi che diventano mostruosi e zeppi di norme le più varie, poi nella versione dimagrita ed infine ho assistito, da fuori dal Parlamento, al progressivo ingrassamento, sino a diventare di nuovo un caravanserraglio e, se preferite, un assalto alla diligenza.
Ebbene, notti insonni con faldoni spaventosi e marce forzate a controllare magari un solo articolo o qualche emendamento da imboscata, mi confermano - specie quando viene posta la fiducia, come ormai avviene come prassi - che ci potranno essere refusi o materie strambe, ma quel che è certo è che ogni cosa, finito l'imbuto che si intasa di proposte e speranze, alla fine ha un nome, cognome e indirizzo.