In una giornata uggiosa - novembre per me è un "buco nero" sul calendario - sono finito a vedere due mostre al Forte di Bard. La prima, molto emozionante, è quella delle opere di Marc Chagall, pittore russo di origini ebraiche ed in seguito naturalizzato francese. Il suo vero nome era Moishe Segal, anche se era costretto ad usare una versione ulteriore russofona del suo nome, ed era nato nel 1887 a Vitebsk, oggi Bielorussia, ed è morto a 97 anni, nel paese provenzale Saint-Paul de Vence, dove in passato ho visitato la "Fondazione Maeght" per cui lui stesso operò, luogo cult dell'arte moderna e contemporanea ed ho pure lì nei paraggi giocato per la prima volta in vita mia, molti anni fa, a pétanque. Non sono un esperto d'arte ma i quadri di Chagall - specie quelli più colorati e fantasiosi - sono realizzazioni vitali e aeree, piene di simbologie e sentimenti, che ti fanno penetrare in un mondo intrigante e visionario.