Bisogna stare allerta, ammesso che serva, perché siamo fortemente scrutati e campionati in ogni nostra presenza sul Web: si sa chi siamo, dove andiamo, che cosa ci piace o no, i nostri punti di forza e di debolezza. Senza fare i perseguitati o virare verso una sorta di paranoia, sia chiaro che esiste davvero una specie di screening con schedatura che oggi comprende persino, usando certe "app", il nostro stato di salute e le diverse analisi cui siamo sottoposti. Certo le Autorità che dovrebbero vigilare sulla nostra "privacy" (in italiano sarebbe "riservatezza", ma l'anglicismo deriva dal solito latino con "privatus", traducibile con "personale, particolare") stentano ad arginare un mare di tecniche con cui le nostre azioni vengono spiate, specialmente per usarci come consumatori.