Ho raccontato di come "La Stampa" abbia celebrato i propri centocinquant'anni, ma anche festeggiato il proprio radicamento territoriale nel suo territorio "core business", che è il Nord-Ovest, Valle d'Aosta compresa. Presenza esplicitata attraverso le pagine di quelle che vengono definite in gergo "le Province", cioè le edizioni locali, tra le quali quella valdostana, che è pure Regione autonoma per esattezza lessicale.
Avessi parlato quella sera dei festeggiamenti, ma non ne avevo l'autorità, avrei ricordato degli editorialisti de "La Stampa" del passato, alcuni li ho conosciuti anche di persona, che hanno forgiato chi - era quanto avveniva a casa mia - considerava il quotidiano piemontese come se fosse stata una creatura domestica. Mi vengono in mente Luigi Firpo, Giovanni Arpino, Lietta Tornabuoni, Leo Pestelli, Enzo Bettiza, Igor Man, Alessandro Passerin d'Entrèves: uno straordinario gruppo di intellettuali e giornalisti, che cito a memoria e chissà con quali colpevoli omissioni.