Il mio intervento integrale, "a braccio", in Senato, che potete vedere anche qui, in qualità di capo della delegazione italiana al "Comitato delle Regioni", in occasione della cerimonia "A 40 anni dalla prima elezione dei Consigli delle regioni a statuto ordinario: sistema delle autonomie e riforma del Parlamento" che si è svolta a Palazzo Madama alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del presidente del Senato Renato Schifani, del presidente della "Conferenza dei residenti delle Regioni", Vasco Errani, del rappresentante della "Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali", Nazario Pagano, e del Ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto.
Bisogna accordarsi sulla questione migranti e sul Patto di stabilità e molti altri dossier, compreso il nostro Traforo del Monte Bianco, e Matteo Salvini invita Marine Le Pen a Pontida e flirta con la destra tedesca nera come il carbone.
Ha ragione oggi sul Corriere, nella rubrica delle lettere, nel così argomentare Aldo Cazzullo: ”Se tu hai bisogno del presidente francese, e poi inviti alla tua manifestazione più importante la rivale del presidente francese, da lui battuta due volte alle due ultime elezioni, è difficile che poi il presidente francese ti dia una mano. Il concetto è talmente intuitivo da far venire il dubbio che Matteo Salvini abbia invitato a Pontida Marine Le Pen proprio per creare qualche problema a Giorgia Meloni. Neppure l’alleanza con l’estrema destra di Alternative für Deutschland rappresenta il modo migliore per cercare l’aiuto di un cancelliere socialdemocratico. Questo proprio perché in politica non esistono buoni e cattivi, ma leader che fanno gli interessi dei propri Paesi. E trovare un accordo con i principali governi europei fa parte dell’interesse nazionale italiano”.
Parole chiare e condivisibili