Sessione europea del Consiglio Valle. Inutile negare che per me, membro del "Comitato delle Regioni" ed europeista convinto, ma conscio dei limiti attuali, l'occasione è ghiotta. Per cui, derogando alla consueta sintesi, ho parlato più a lungo del solito nell'aula di Place Deffeyes.
Sono andato "a braccio", con numerose digressioni, per cui chiedo venia se talvolta apro e chiudo parentesi, perdendo in razionalità in favore dell'ascoltabilità.
Come credo si capisca sono argomenti che mi appassionano e mi consentono di approfondire temi che considero molto utili per la Valle.
Bisogna accordarsi sulla questione migranti e sul Patto di stabilità e molti altri dossier, compreso il nostro Traforo del Monte Bianco, e Matteo Salvini invita Marine Le Pen a Pontida e flirta con la destra tedesca nera come il carbone.
Ha ragione oggi sul Corriere, nella rubrica delle lettere, nel così argomentare Aldo Cazzullo: ”Se tu hai bisogno del presidente francese, e poi inviti alla tua manifestazione più importante la rivale del presidente francese, da lui battuta due volte alle due ultime elezioni, è difficile che poi il presidente francese ti dia una mano. Il concetto è talmente intuitivo da far venire il dubbio che Matteo Salvini abbia invitato a Pontida Marine Le Pen proprio per creare qualche problema a Giorgia Meloni. Neppure l’alleanza con l’estrema destra di Alternative für Deutschland rappresenta il modo migliore per cercare l’aiuto di un cancelliere socialdemocratico. Questo proprio perché in politica non esistono buoni e cattivi, ma leader che fanno gli interessi dei propri Paesi. E trovare un accordo con i principali governi europei fa parte dell’interesse nazionale italiano”.
Parole chiare e condivisibili