La settimana scorsa, con un dibattito approfondito, il Consiglio Valle ha discusso la proposta di legge sulla montagna, inviata ora in Parlamento.
Penso possa essere interessante, per chi lo vorrà, ascoltare il mio intervento in aula.
Il mio intervento in Consiglio Valle, nel pomeriggio di mercoledì 2 dicembre, sul disegno di legge per l'istituzione, insieme al Piemonte, alla Liguria ed alle regioni francesi Provence-Alpes-Côte d'Azur ("Paca") e Rhône-Alpes, del "Gect", il Gruppo europeo di cooperazione territoriale sull'Euroregione "Alp-Med", approvato dall'Assemblea con 29 voti a favore.
Dover spiegare che il Fascismo è stata uno schifezza dovrebbe essere il minimo sindacale. Invece, di tanto in tanto, spunta qualcuno di Fratelli d’Italia (che già fa ridere come sigla politica) che con accenni o battutine racconta di questa nostalgia canaglia che certi camerati mantengono viva. Specie ora che hanno scalato le vette del potere e non devo più nascondere da dove vengono.
Il senso delle Istituzioni viene così tradito da antiche militanze in gruppi neofascisti che risalgono in superficie. Gli italiani - pronti a innamorarsi di chiunque in politica - hanno consentito a chi guarda al Ventennio con intento assolutorio di ricoprire ruoli chiave e ne subiranno le conseguenze con gaffes quotidiane che sono campanelli d’allarme che ci ridicolizzano in Europa.
Le conseguenze sono il revisionismo storico e il negazionismo di diverso spessore, che incidono su di un Paese che conosce poco la Storia con la complicità di certa Sinistra estrema che vuole goffamente intestarsi la Resistenza per propri fini, quando invece è un patrimonio comune che ha fondato la Repubblica e scritto la Costituzione.
Ci vorrebbe buonsenso, ma gli amanti degli slogan sono pericolosi e spesso ignoranti e attentano a valori democratici che dovrebbero essere l’assoluta e condivisa normalità.