Politica "in progress"

Una seduta del Consiglio comunale di AostaNon si fermano per ora i processi di disaggregazione e aggregazione nella politica valdostana e l'ultimo nato - "Alpe" con Renouveau, VdA Vive e Verdi, una sorta di "Galletto 2" - non sarà di certo l'ultimo della nidiata.
Prepariamoci a sorprese pre e post elezioni comunali con l'occhio rivolto sempre alla Regione e al movimentismo che sembra percorrere come un brivido la nostra Valle.
Non credo, tuttavia, che ci sia da stupirsi che ciò avvenga: è frutto da una parte della sempre esistente singolarità dell'area autonomista e dei suoi rivolgimenti interni fra scelte d'alleanza e loro conseguenze, ed i soliti personalismi stretti fra  richiesta di maggior partecipazione e crescente verticismo e dall'altra del riflesso locale della crisi continua della partitocrazia italiana che è da anni in progress.
Non credo dunque che ci sarà da annoiarsi, ma andrebbe tenuto a mente il fatto che la democrazia piano piano si allontana se e quando la politica perde alcune regole fondamentali di discussione e di rispetto reciproco.
Scriveva Charles de Gaulle: "La politique, quand elle est un art et un service, non point une exploitation, c'est une action pour un idéal à travers des réalités".
E' questo il giusto equilibrio.

Commenti

Ho letto sui quotidiani...

l'ultimo processo di aggregazione che, temo, non durerà molto.
VdA Vive è nata cinque anni fa (circa?)... poi è nato RV, adesso si uniscono. Se gli obbiettivi e gli intenti da perseguire fossero stati univoci sarebbe stato inutile costituire due movimenti per poi ritrovarsi insieme un paio d'anni dopo...
Presumo che fossero presenti alcune importanti diversità che oggi parrebbero "misteriosamente" scomparse... Il "misterioso" in politica non dura mai molto, per questo credo che fra qualche periodo più o meno lungo assisteremo nuovamente ad una disaggregazione.
Per quanto riguarda il terzo movimento che si è unito in questa nuova formazione permettetemi solo di ricordarvi che se vent'anni fa fosse stato al governo oggi saremmo ancora senza l'autostrada che va a Courmayeur...

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