Propongo qui il mio intervento in Consiglio Valle riguardante l'"affaire" sviluppatosi dopo la lettera, scritta da Hélène Imperial e da me, al Presidente del Consiglio, Alberto Cerise.
Ho detto e ribadito quel che penso con un tono che penso sia stato pacato ma fermo. Non si trattava, infatti, di "fare gli incendiari", perché quelli sono atteggiamenti che servono a poco, ma di essere coerenti rispetto alle proprie idee. Propongo l'intervento alla vostra attenzione proprio per questo.
Su questa vicenda si è scritto molto e in molti mi hanno espresso il loro sostegno su di una battaglia di principio. Mi spiace per chi, in buonafede, non ha capito, per chi, invece, è in malafede resta poco da dire.
La politica non è un elemento astratto: è, per fortuna, non solo fatta da calcoli e strategie, ma anche di sentimenti. In queste circostanze sono stato molti e diversi fra di loro. Ma quel che conta è averlo fatto nella convinzione che le istituzioni vanno rispettate.
Carlo Bertini de La Stampa intervista il Professor Massimo Luciani, accademico dei Lincei e costituzionalista, sulla riforma costituzionale sul premierato.
Una scorciatoia che Giorgia Meloni ha costruito come un vestito da indossare per il futuro. Avrò tempo di scriverne a fondo: resto, intanto, convinto che non spiri aria costituente, che prevede un sentimento più vasto e inclusivo. In più le riforme costituzionali non si fanno a spizzichi e bocconi “Cicero pro domo sua”.
Ma ho citato Luciani per una sua dichiarazione esemplare più generale: “Servirebbe la ricostituzione di una vera società civile, ricostruire il sistema dei partiti, rimettere in campo soggetti del pluralismo disponibili al dialogo e non soltanto feroci curatori dei loro interessi particolari (si tratti, che so, dell'ambientalismo o della tutela della famiglia tradizionale). Insomma, si dovrebbe recuperare l'arte della mediazione e ricostituire quei meccanismi di solidarietà sociale che il Paese ha smarrito e che invece aveva dimostrato di saper produrre nella prima parte della pandemia. A fronte dell'enormità di questi problemi, il topolino partorito è palesemente inadeguato”.
Sottoscrivo!