Che la trasparenza non sia opaca

La conferenza stampa dei vertici della sanità valdostana sull'infezioneLa gestione delle notizie, in una società dell'informazione complessa come la nostra, è un tema sempre più delicato e di difficile utilizzo. Non sempre quel che si crede essere trasparente risulta tale alla fine dei conti e anzi esiste il rischio che tutto diventi opaco.
Così il limite fra gol e autogol è sottile. Ci pensavo leggendo sul Web come è "uscita" l'informazione sui parassiti del pesce crudo che hanno intossicato i partecipanti ad una cena in Valle, cui vanno i miei auguri di pronta guarigione (conosco la chef del ristorante e so che si tratta di persona competente per cui sarà bene "tracciare" il prodotto incriminato).
Una buona intenzione (rassicurare con una conferenza stampa con esperti l'opinione pubblica locale sul fatto che non ci fosse nessun possibilità di contagio) si è trasformata in un tam tam su di un verme nel pesce in Valle d'Aosta in una cena VIP. I contorni più ci si allontanava dalle fonti e più - come capita in Rete - hanno assunto un carattere grottesco e inopportuno per il progressivo degradarsi del buon messaggio iniziale.
E' questo un approccio sempre più difficile in cui ovvie esigenze di informazione si scontrano con i crescenti rischi di manipolazione. E i vermi diventano, nel montare della notizia, grandi come coccodrilli. Un paradosso scherzoso, ma neppure troppo...

Comments

In fondo...

un bel giallo qui si potrebbe anche scrivere...
Servizi segreti che inoculano germi patogeni per attaccare la Valle, terrore nella popolazione, successiva invasione di soldati nemici che imbracciano minacciose "carpe". Lancio di missili alla "salsa rosa", villaggi messi a ferro e fuoco con la salsa "barbecue"...
Invece, l'immaginario collettivo viene distrutto dalla corretta informazione...
Che mondo!!!

Il motto degli invasori è...

"Carpa diem".

ospedale...

Figurati che c'e' anche il capo del personale del Casino (RB) in ospedale... un'esempio di democrazia "patogena" ...
;-)

Diciamo...

che in una realtà piccola come la VdA, dove si vive generalmente tranquilli e ai margini delle notizie clamorose di cronaca (grazie al cielo), la notizia che a un gruppo di VIP locali o pseudo tali sia venuto il "cagotto" perché hanno mangiato il pesce peraltro comprato da una ditta di Bolzano e proveniente da non so bene dove, fa clamore.
Mi chiedo perché lo chef abbia voluto rischiare la propria reputazione proponendo pesce crudo (peraltro non di zona) ai propri importanti ospiti. Quando ho letto che tra i "colpiti" dal malessere c'era la signora Minuzzo, a me e a chi mi sta intorno è venuta spontanea la domanda "ma chi, quella che ha vietato di giocare a nascondino in paese?".
Comunque con la salute non si scherza, faccio i migliori auguri a tutti di pronta guarigione, e allo chef propongo che la prossima volta cucini trota di Morgex al cartoccio.
Ben cotta.

Io mi riferivo...

in particolare, all'effetto distorsivo della Rete.
Non mangio pesce crudo per paura proprio dei parassiti, ma ho amici che ne vanno pazzi.

Pesce crudo...

sarà anche buono (mai provato), ma quante persone dicono di aver mangiato il sushi e poi di essere stati male.
Riguardo alle notizie distorte, ricordo un articolo sulla pagina scientifica e tecnologica di un quotidiano nazionale (su carta stampata, non sulla rete) dove si parlava di trasmissione telefonica "gsm" (il mio ex ex lavoro).
Il giornalista scriveva che le onde radio generate da un telefono cellulare "rimbalzavano magicamente" di antenna in antenna fino ad arrivare al celulare del destinatario. Una boiata pazzesca.
Ricordo che la mia riflessione era stata: "ma se su un argomento che conosco hanno scritto una castroneria simile, quando leggo e leggerò di argomenti che non conosco, quante altre me ne propineranno?".
Molto difficile, fare il giornalista. E anche il lettore.

Infatti...

chi propone ed è certo della "bonta" del mezzo web - come il sottoscritto - continua a scrivere che bisogna usare il proprio discernimento approfondendo gli argomenti che "suonano" male. Una "ricetta" che non ha un target specifico, da usare senza parsimonia.

Registrazione Tribunale di Aosta n.2/2018 | Direttore responsabile Mara Ghidinelli | © 2008-2021 Luciano Caveri