La politique de proximité

Pecore sardeBenedetta Francia, terra di centralismo esacerbato e tuttavia da sempre rispettosa della varietà dei territori. Non c'è il regionalismo ma la "politique de proximité" è un obbligo, mentre da noi - dove si predica il federalismo - la prossimità è l'intervistina in televisione e non una presenza vera che Oltralpe passa attraverso collegi elettorali e non sistemi di voto in cui i partiti possono far eleggere dei fessi in Parlamento.
Ecco perché, mentre i pastori di pecore delle montagne sarde che protestano non fanno un baffo a nessuno, in Francia la notizia è questa: "Le président de la République, Nicolas Sarkozy, se rendra vendredi à Noyers-sur-Jabron, près de Sisteron (Alpes-de-Haute-Provence), pour un déplacement sur le thème du développement de l'élevage de montagne et de la filière ovine. Monsieur Sarkozy est attendu à 11 h dans l'exploitation d'Arlette Martin. Il présidera ensuite, à partir de 11 h 40, une table ronde sur le développement de l'élevage de montagne et de la filière ovine avec des représentants du monde agricole des Alpes-de-Haute-Provence.
La Fédération régionale ovine du Sud-Est (Frose) annonce d'ores et déjà qu'elle entend alerter le président de la République sur les problèmes que pose le loup au pastoralisme"
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Saranno trasferte demagogiche ma da noi in Italia mai capiterebbe una cosa del genere: la montagna e i suoi problemi sono in picchiata nell'agenda delle priorità e in fondo il latte ovino pagato una miseria ha destato interesse per poche ore solo perché i manifestanti hanno bloccato in Sardegna gli aeroporti dei vacanzieri marini!

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