Contro la retorica

Un'abitazione nel sud ItaliaSono stato in vacanza nel Sud e ho osservato con dispiacere la situazione. Contro ogni retorica, i 150 anni dell'unità d'Italia sarebbero l'occasione propizia per capire il perché di un fallimento della coesione italiana: una sorta di voragine che rischia di inghiottire il Sud, pensando oltretutto ad un'Europa che non sembra più disponibile a mettere soldi e con un clima d'incomprensione tutto italiano di cui è bene stare all'ascolto.
Ci sono fatti che irritano e li dico a casaccio: autostrade gratis, assenza di parchimetri in Comuni in dissesto, rari utilizzatori del casco in moto, un disamore per territori e panorami unici. Poi chiacchieri con i locali avveduti ed emerge il grosso dell'iceberg, fatto di una criminalità organizzata ben presente in piccolo e in grande, di evasione fiscale diffusa, di piccole "dimenticanze" dal bollo auto al canone della televisione, di fondi comunitari non spesi o buttati in strutture inutili, di abusivismo edilizio come se fosse la normalità.
I più severi nei giudizi sono i "nordici" originari del Mezzogiorno e questo è bene rimarcarlo per evitare la logica da strapaese fra terroni e polentoni. Sono loro anzitutto che non fanno sconti sulla mancanza di legalità e di senso dello Stato come sentimenti diffusi.
Certo fa impressione che la "questione meridionale" figuri ancora fra i cinque punti prioritari su cui Silvio Berlusconi chiederà a settembre la fiducia per il suo Governo.
Sarebbe bene parlarne senza tabù a beneficio degli onesti e dei capaci che vivono nel Sud e di un'unità che sia fatta di condivisione e non di appello agli affetti.

Comments

Non posso che condividere...

il sentimento di Luciano a proposito della situazione di generale degrado del mezzogiorno.
Metà di me ha discendenze "sudiche", e recentemente dopo anni di assenza ho fatto una breve visita nella zona di origine di metà della mia famiglia. Un paesone montano, fortunatamente solo sfiorato dal grosso giro delle enormi nefandezze criminali che flagellano il resto della regione. Vita non agevole, ma generalmente tranquilla.
Ebbene, in questo paesone esistono un paio di attrattive pseudo turistiche, tra cui una cascata che termina in un laghetto a due passi dal centro paese. Le sponde del laghetto sono usate come zona di riproduzione o simulazione di riproduzione umana, a terra giacciono preservativi, assorbenti, zozzerie di ogni genere.
Se si fa una passeggiata in paese e si guarda in terra, ogni due passi si trova un rifiuto, generalmente cartacce, mozziconi di sigaretta, depliant pubblicitari eccetera. Prenderei il sindaco, non perché sia sola colpa sua, ma perché rappresenta e amministra il paese, e gli tirerei volentieri due calci nel c...
Ma non si vergogna?
Che potenzialità enormi ha la nostra bella Valle d'Aosta!!!
Quest'estate sono stato due giorni nella zona di Tirano, dove parte un trenino (patrimonio Unesco) che porta fino a Saint-Moritz, scavalcando il passo del Bernina. Il passo del Bernina è una copia (leggermente meno bella) del Piccolo San Bernardo, Saint-Moritz è un paese carino ma scemotto e privo di una particolare identità, pieno di boutiques e di italiani che non possono permettersi di entrarci, Tirano è una specie di anonimo paesello in cui tutto gira intorno al trenino.
Questo trenino attira da tutto il mondo americani, giapponesi, cingalesi, calabresi e piemontesi e chi più ne ha più ne metta, e crea un indotto pazzesco. Noi qui abbiamo un patrimonio ambientale di ordine ben superiore a quello di quella quella zona, se avessimo anche noi un cavolo di trenino, spaccheremo il c..o ai passeri.
Altro che Saint-Moritz!

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