"Grandi opere"
Io stesso in passato ho ricordato, evocando il nome sempre buono di John Maynard Keynes (tipo bizzarro, leggetene le biografie), l'importanza delle cosiddette "grandi opere" per scuotere l'economia in un momento di torpore.
Oggi va detto che, comprese le recenti vicende del piano "salva euro", bisogna dimostrare una qual certa cautela, perché rispetto a certe opere costosissime forse è bene agire pian pianino, perché la fase difensiva è delicata e i soldi sono ridotti al lumicino. Un principio inscindibile, tra l'altro, è la reale utilità dei costi-benefici ed è bene evitare bizzarrie.
Basti pensare - per capire come il periodo sia da stringere i denti - alla paccata di miliardi di euro che l'Italia deve assicurare per i prestiti alla Grecia e per l'eventuale salvataggio di altri Stati europei che finissero nei guai.
La Valle non è in questo senso estranea alla realtà che la circonda. Un caso per capirci: la diminuzione dell'occupazione e il crescente fenomeno di contratti più o meno precari è argomento che obbliga a sforzi di fantasia e non basta la mera logica del "contributo".
Questo è un settore su cui concentrarsi, rallentando appunto quanto rinviabile.
- luciano's blog
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Comments
Se mi dicessero che...
a Pinerolo (che ha gli stessi abitanti di Aosta) stanno progettando una metropolitana penserei che mi stanno prendendo per i fondelli.
Se scoprissi che è vero mi rivolgerei alla "Nato".
Complimenti...
non posso che sorridere al vedere come ancora una volta tu sia riuscito a puntare i riflettori su di un argomento "caldo" solo accarezzandolo da distante. Non credo di riuscire ad essere così sottile. Il "People Mover" o (passatemi il gioco di parole, sempre in onore della francofonia) "Le Train-balleur" mi sembra una cosa veramente inutile per una realtà come quella di Aosta. Bello spreco di soldi, tempo, nonché della pazienza dei cittadini che dovranno zigzzagare tra un buco e l'altro. Il tutto tenendo sempre presente che i soldi per l'Aosta -Chivasso invece non si trovano mai.
Se la politica del fare finisce per fare pasticci allora diventa politica dei pasticci. Parlando di Keynes credo che sia stato citato un po' a sproposito soprattutto dalla coppia Giordano-Follien. Non fu certo il paladino del cemento che ci descrivono ai comizi elettorali. Le spese per le infrastrutture erano state pensate come co-soluzione per aiutare ad uscire dalla "Grande Depressione" ma non erano certo il cardine del suo pensiero.
Oltretutto le spese pubbliche andavano sì fatte, ma dovevano essere progetti solidi e sostenibili, non buchi senza fondo da dover sovvenzionare all'infinito.
Sarò lieve...
ma credo che il mio riferimento era certo al trenino sotterraneo, che viene realizzato per portare nelle gallerie anche il teleriscaldamento (o viceversa?), ma non solo.
Keynes viene riletto oggi rispetto alla modernità e nessuno nega che le infrastrutture siano necessarie, ma devono stare in piedi e essere utili, specie in periodo di "vacche magre".
Spesso...
il problema con le spese per le infrastrutture è che si guarda solo al loro impatto immediato in termini di inaspettata iniezione di denaro mentre poco spazio si dedica al ruolo che le infrastrutture poi andranno a svolgere in chiave di sviluppo futuro.
La banda larga elargisce fondi adesso ma servirà anche per la crescita delle imprese che usufruiranno del servizio negli anni a venire. Anche dovesse riuscire a sostenersi da solo, 'sto trenino questo grande aiuto alla produttività, tolto il flusso di capitale iniziale, non credo riuscirà a portarlo. Investiamo perchè gli utili derivanti da tali spese davvero si ripartiscano su più esercizi.
Se tutto si conclude con l'opera di per sé non c'è vero investimento.
Spero...
che questo progetto sia l'ultimo dei tanti "buchi neri" aperti ultimamente!
Io spero...
che non si faccia proprio.
Ho letto che verrebbe a costare tra i 40 ed i 50 milioni di euro, qualche centinaio di euro per ogni valdostano insomma.
Pensassero ad occuparsi della ferrovia che è uno schifo invece di pensare ad aereoporti e metropolitane dal poco utilizzo.
Comunque, in fatto di sprechi, anche l'Alpe predica bene e poi razzola male, ha inviato la sua propaganda elettorale per posta anche a Morgex dove non è neppure in lista.
Per la serie, gira che ti gira, solo gente che fa il grande, con i soldi degli altri.