Mentre il Consiglio Valle si accinge in Commissione ad affrontare il tema, nella I^ Commissione Affari Costituzionali della Camera - di cui sono stato membro per anni - si giocano le ore decisive per la prima, reale modifica della legge in vigore dal lontano 1979. Sono elezioni di cui ho piena contezza: nel 1979, ad RTA, organizzammo la prima diretta tv da Palazzo regionale, mentre nel 1989 e poi nel 1999 partecipai come candidato, diventando parlamentare europeo nel 2000, essendo il primo dei non eletti. L'attuale legge prevede un meccanismo di apparentamento per le minoranze linguistiche e, nel nostro caso, consente di apparentarsi nella Circoscrizione Nord-Ovest (siamo assieme a Piemonte, Liguria e Lombardia).
Il candidato della lista apparentata delle minoranze che raggiunge 50mila preferenze personali sostituisce l'ultimo degli eletti della lista "madre". Cifra impossibile per i valdostani e non a caso l'Union Valdôtaine fu prima fautore della "Lista Federalismo" presentata in tutta Italia e poi nel mio caso si raggiunse il risultato più per fortuna che per altro. Ora la legge cambia: via le preferenze, sbarramento su base nazionale, aumento delle circoscrizioni. La nostra perde la Lombardia e il relatore Peppino Calderisi mantiene nel suo testo l'apparentamento, ma resta la cifra di 50mila che da preferenze diventa voto di lista. Asticella comunque troppo alta per i valdostani. In queste ore si vedrà l'esito di questo dibattito e se questa cifra potrà diventare ragionevole.