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29 gen 2009

Pendolari

di Luciano Caveri

Leggo - e potrebbe essere un giornale di 10, 20, 30 anni fa - del disagio dei pendolari per la persistente ignavia delle Ferrovie. Ci sarà per l'episodio una buona scusa e poi torneremo a vivere lo stesso disagio che mi portò - da studente - a bloccare un treno per protesta assieme ai miei compagni di viaggio. La Regione in questi anni le ha provate tutte: finanziamenti per l'esercizio e per il materiale rotabile, soldi per progettazioni e lavori di modernizzazione, denaro per mettere in sesto stazioni fatiscenti. L'azienda di Stato dei treni - divisa in un nugolo di società - ha vertici brillanti ma poi affonda nella quotidiana sciatteria e tratta la Valle d'Aosta con una logica coloniale indegna. Tratteremo con lo Stato la regionalizzazione del servizio dei treni (sono membro della Paritetica), ma con mille equivoci visto che tra Ivrea e Pont-Saint-Martin rischia di esserci una terra di nessuno e chi predica una sorta di ferrovia-metropolitana locale dovrebbe capire che la scelta sarebbe incompatibile con un buon servizio per raggiungere Torino, come snodo verso i collegamenti esterni.