Corrado Gex

corrado_gex.jpgE' vero e confermo i dubbi del Canonico Donato Nouchy, allora giovane Priore di Arnad, rispetto alla morte in un incidente aereo del suo carissimo amico Corrado Gex. Il sospetto riguardava un'avaria all'aereo di Gex, mentre volava nella zona del Grand Combin. il deputato valdostano era riuscito ad atterrare lo stesso, ma aveva segnalato a Nouchy che si era trattato di una manomissione del motore e che in caso di un suo incidente avrebbe dovuto nutrire sospetti.
I timori riguardavano, secondo Nouchy, singole personalità - di cui non mi fece nome - ex partigiani comunisti che volevano punire Gex per il suo spostamento a destra. Nulla di complottistico, ma una sorta di follia, che non aveva a che fare con il piano - tutto politico - degli scontri in corso nella politica valdostana, come ebbe modo di dirmi, nel commentare quei mesi turbolenti che portarono poi alla caduta della Giunta del Leone, anche come riflesso dei nuovi equilibri politici a Roma.
Personalmente non credo alla tesi dell'attentato e penso invece che fu l'imprudenza di Gex a causare la caduta del suo aereo e la morte sua e dei suoi compagni di viaggio. All'aeroporto di Albenga, non a caso, gli fu sconsigliato di partire e non a caso ci fu, per paura, chi non volle ripartire con lui.
Il resto, nel rispetto delle convinzioni di tutti, anche di chi è pieno di dubbi e di dietrologie, rischia semplicemente di alimentare storie infondate. Le morti violente, specie di persone giovani e famose, gemmano dei miti, di cui bisogna non solo diffidare ma che necessitano anche la lucidità necessaria per evitare paradossi e magari dimenticanze. Per cui, ad esempio, è stato meritorio ricordare Gex con grande dispendio di energie e di denaro, ma ci sono molte altre personalità - penso ad esempio ad Albert Deffeyes, morto giovane ma per malattia - che non devono essere dimenticate.

Commenti

Nouchy

Ogni volta che vedo il cimitero di Arnad ho un pensiero per il Canonico Nouchy, una grande persona; sicuramente un uomo di cui fidarsi, quello che ha detto va preso come una testimonianza veritiera. Ci sono persone preziose che la provvidenza ci ha portato via troppo presto, almeno secondo il nostro giudizio e la nostra capacità di comprensione della vita. Persone che sicuramente avrebbero potuto dare ancora tantissimo, ma il loro insegnamento, con la prematura scomparsa rimane ancora più indelebile (personalmente ritengo prematura anche la scomparsa del Canonico avvenuta a quella che consideriamo noi tutti una veneranda età).

Lo conoscevo

sin da bambino e l'ho incontrato periodicamente sino alla sua morte. Confesso di non ricordare dove sia sepolto. Lo evoco spesso nei miei pensieri.

L'ultimo libro su Gex...

basato sul complotto, mi sembrava più uno scoop per la vendita...

Lo leggerò con attenzione...

e consiglio di guardare sul web le notizie sull'autrice Mary Pace.

Una vera icona

di santità...

La teoria del complotto.

Louis Martin, mio collega di Giunta al BIM ma sopratutto segretario particolare di Gex non crede alla teoria dell'attentato o del complotto, ricollega il tutto ad un elevato eccesso di sicurezza dello stesso Corrado Gex.

Infatti

bisogna essere molto molto cauti.

E che dire...

dell'eminente storico che ha supportato la ricerca?
Forse avrebbe fatto meglio a scrivere un libro di ricette...

Presentazione...

Molto pubblico e molti dubbi, rimasti peraltro intonsi, per la presentazione del volume, nella tarda serata di oggi, alla Biblioteca regionale.
Sintesi: è onestamente difficile ragionare con chi, alla domanda di chiarire cosa sostenga determinate affermazioni contenute nel libro, invoca non meglio specificate «sue fonti», che dovrebbero consistere in note tratte da «agende criptate» di un appartenente al servizio segreto. Per carità, la riservatezza delle fonti è un diritto insindacabile di chi svolge la professione giornalistica, ma in alcuni momenti la sensazione palpabile era di trovarsi piuttosto su "Scene da una supercazzola".
L'apoteosi si è toccata quando la Pace ha spiegato di essere giunta a Gex e a ciò che lo riguardava "studiando" la strage di Piazza Fontana e che «il fascicolo sull'incidente aereo in cui perse la vita il Deputato valdostano è ancora aperto alla Procura di Mondovì, ma il giudice che se ne occupa conta i giorni alla pensione, quindi non ha voglia di approfondirlo». Senza entrare nel merito della rilettura della vicenda Gex operata da Mary Pace, resta vivo in chi scrive un certo sbigottimento per l'amore del mistero e del torbido che sempre più calamita l'interesse dei lettori.
Oddio, forse il fatto che la realtà italiana superi ormai la finzione è una delle cause, ma qui siamo in presenza di un vero e proprio "X-file" de chez nous, destinato a conoscere ulteriori tappe, poiché la Pace ha preannunciato altri due libri su morti o fatti di sangue legati alla Valle.
Il rischio di queste ricostruzioni romanzate, in assoluto, qual è? Che non esiste possibilità di verifica, quindi che siano opera di un'attenta analisi di mercato, più che dell'amore per la verità. Scomparso il protagonista, scomparsi buona parte dei testimoni, chi può confutare le ragioni di un autore, specie quando narra di un sottobosco, come quello dei Servizi e dei complotti, che ufficialmente manco esiste?
Se così stanno le cose, aspettiamoci pure, in futuro, un tomo sulla verità sull'attentato alle Torri gemelle, letta nelle carte personalissime di un terrorista pentito, oggi riciclatosi come venditore di Kebab nel centro storico, oppure sulla tragedia del Vajont come conseguenza di un esperimento segreto del Governo. Sarà, ma ogni giorno di più capisco cosa volesse dire il mio "tutor" durante il praticantato giornalistico, quando mi spiegava che la carta, in quanto tale, si lascia scrivere.
Più difficile, invece, è farsi una ragione del perchè la Regione, che ha patrocinato l'evento ed acquisterà il volume, non voglia, o sappia, distinguere tra storia e romanzo, ma forse anche questo è un segno del tempo.

In una ricerca storica...

le fonti devono essere rese note, ma sarebbe bastato leggere i precedenti per evitare imbarazzi.
La fantasia va bene per i romanzi non per le ricostruzioni che vorrebbero essere veritiere.

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