Il pericolo

montagna_04.jpgLa morte tragica della guida valdostana Alberto Cheraz mostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto la severità delle nostre montagne e delle loro pareti possa risultare pericolosa.
Chiunque arrampichi sa che esiste questa componente di imponderabile e non serve a niente, come già avviene nella sonnolenta pubblicistica estiva, prendersela con... le montagne.
Ricordo certe polemiche sul Cervino, vetta particolarmente insidiosa per la caduta delle pietre e per le frane. Oltretutto i cambiamenti climatici accentuano - anche nel massiccio del Bianco, dov'è successa l'ultima tragedia - alcune situazioni di rischio, di cui gli appassionati, per quanto esperti ed attrezzati, si espongono nel coltivare il loro amore per le cime.

Commenti

Il pericolo...

apprendo dal tuo sito della tragica notizia.
Alberto era un amico e un ragazzo amante della montagna, attento e scrupoloso. In questi casi si dice «la tragica fatalità»... però adesso la montagna piange un altro dei suoi figli, che ha vissuto per Lei e per i suoi altri grandi amori, la moglie e i figli.
Un sincero abbraccio Alberto, resterai sempre nei nostri cuori.

Parlavo...

poco fa con la guida Ferdinando Rolando, che è a Chamonix, dove c'è la salma, per rendergli omaggio.
Mi diceva proprio come pochi giorni fa, entrambi professionisti della montagna, amici e per molto tempo vicini di casa si ripetessero fra loro alcuni elementi di rischio.
Che purtroppo colpiscono d'improvviso.

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