L'"Operazione Politecnico" a Verrès è stata un'idea - complessa nella negoziazione che portò alla firma - nata, anzitutto, tenendo conto dei vasti spazi del vecchio Cotonificio rimesso a nuovo con un'ardita scelta architettonica e della ricaduta con una presenza del Poli (che doveva lasciare la sede aostana ben più limitata nelle attività) per il paese. Ma pensando anche ad una chance per gli studenti valdostani e soprattutto al legame fra ricerca-imprese locali e devo dire che le piccole e medie imprese in zona aveva cavalcato l'occasione. Aggiungerei ancora la nascita di nuove imprese con il traino della presenza e anche con la compartecipazione del Politecnico. Ora la parte didattica, come insegnamento frontale, sarebbe sostituita dalla videoconferenza: non è affatto la stessa cosa e ciò viola l'insieme dell'accordo. Lo scrivo con vivo dispiacere e la speranza di capire, al di là delle norme nazionali che costringono l'Università a restrizioni che pesano sulle sedi "satellite", che cosa ci sia dietro.