Come sempre avviene, il Breuil-Cervinia inaugura la stagione dello sci, dimostrando - al di là dello sci estivo - una lunghezza di stagione che non ha eguali sulle Alpi e che dovrebbe implicare migliori risultati di bilancio. Chissà come andrà la stagione: l'anno scorso le conseguenze della crisi avevano appena lambito la stagione natalizia, evitando il peggio. Quest'anno tutto è inverso e rischiano di sommarsi, alle ripercussioni della crisi, la psicosi del pericolo influenza e gli strascichi della malattia nelle sue implicazioni reali. Basta leggere i dati dello sci per avere la conferma di come il pendolarismo del sabato e della domenica resti determinante e dunque elemento di forza ma anche di fragilità. La ricetta è ancora quella dell'aumento dei posti letto alberghieri: quelli veri, non le seconde case camuffate.