Proroga "decreto Pisanu"

Una delle parabole, in Svizzera, che collegano l'Europa ad InternetUn giorno verrà - e tecnologicamente potrebbe già avvenire - che grandi autostrade elettroniche in fibre ottiche forniranno poderose masse di dati a reti radio locali che diffonderanno il segnale a beneficio dei cittadini e dei loro computer piccoli o grandi che saranno (aspetto con curiosità il "Tablet" della Apple).
Attendendo l'evoluzione che verrà, il Consiglio Valle sarà chiamato, più modestamente, a discutere della questione del "decreto Pisanu" che, dal 2005 ad oggi e con proroga sino alla fine dell'anno, ha scompaginato un ricco programma di "Internet point" gratuiti a beneficio di valdostani e turisti. E la difficoltà pesa anche sulla diffusione delle reti WiFi, che sono ormai la soluzione di quello che, in gergo telefonico, si chiama l'"ultimo miglio".
Per capirci: se è giusto trovare meccanismi di controllo degli accessi, anche se l'arresto recente dei "nuovi" brigatisti rossi dimostra che con l'informatica chi vuol "fare il furbo" ci sguazza con facilità, l'attuale normativa italiana - con la sua complicazione, inesistente negli altri Paesi occidentali - penalizza l'accesso alla Rete. Per questo persone di varia estrazione e credo politico speravano in nuove regole più semplici e razionali, che per ora non sono venute.

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