Le macerie fumanti
Sono in politica da molti anni e ho vissuto, come spettatore privilegiato a Montecitorio nei primi anni della mia carriera, le vicende incalzanti di Tangentopoli ed il crollo del sistema tradizionale dei partiti così come si era formato sin dalle origini dell'attuale Repubblica. Ho visto sorgere nuovi soggetti politici, ho assistito a cambi di casacca e di schieramento, ho avuto la fortuna di respirare quell'aria europea che rende, nel confronto, ancora più asfittica certa politica italiana.
Da alcuni anni, come un'onda crescente, si nota un forte ritorno di fenomeni corruttivi: una specie di mappa a macchia di leopardo di fronte ad un'opinione pubblica che pare assuefatta e incapace - generalizzo, ovviamente - di ribellarsi e che finisce in sostanza per "fare di ogni erba un fascio" della classe politica.
Ora due inchieste, quella di Milano sul Comune e quella di Firenze che ruota attorno alla Protezione civile, appaiono per l'ennesima volta rivelatrici, al di là delle responsabilità personali che caratterizzano il penale, di un sistema rinato o forse mai morto.
Non si tratta di fare del moralismo da quattro soldi o mettersi in mostra su delle macerie fumanti, ma di capire se e dove avverrà uno scatto decisivo per evitare che il degrado della vita pubblica allontani l'Italia dal nocciolo duro dei Paesi europei.
Già oggi le grandi decisioni politiche dell'Unione europea vengono assunte altrove e la quotidianità ce ne spiega le ragioni.
- luciano's blog
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Commenti
Le macerie fumanti...
Il titolo del tuo intervento è emblematico.
Credo che i fenomeni corruttivi nel mondo della politica, direi nella storia dell'uomo, siano sempre esistiti, ma la mia sensazione è che sia cambiato l'humus della nostra società, nella quale l'onestà, l'etica, hanno perso dignità e per alcuni si tratta di valori che valgono solo per i fessi.
In altri Paesi, non a caso calvinisti, il politico non deve neppure essere sfiorato dal sospetto, mentre nel nostro, a fronte di casi molto gravi, si discute se il politico debba o meno dimettersi. Purtroppo la classe politica non ha saputo autoregolarsi espellendo le mele marce, anzi, spesso ha fatto il contrario mettendo in difficoltà il politico onesto non allineato al sistema.
Troppo pessimista? Forse...
Era da un po'...
che volevo scrivere qualcosa. Più che altro il rischio è di diventare retorici. anche perché lo sono se mi pongo il problema del degrado di una società che, in fondo, accetta e socializza con una situazione morale preoccupante.
Mi sono ricordato che se fossi un fotografo farei delle foto a tema, ma non lo sono, così scrivo.
Non è per fare qualunquismo...
ma mi sembra che il sistema delle tangenti sia molto sviluppato, in tutte le regioni e in tutti gli schieramenti politici, ricordo i balbettii di Forlani, ma ricordo gli analoghi «intendo che non intendo» dello stesso Di Pietro alle tante domande a cui non ha mai risposto e alle quali nemmeno oggi risponde, chi è senza peccato scagli la prima pietra...
Purtroppo è un sistema ben radicato e inammissibile, come trovo sia inammissibile e ingiusta la foto di protesta: in quale terremoto la gente ha potuto avere case in nemmeno otto mesi? Forse nel Belice o in Irpinia dove le baracche ci sono ancora oggi?
Dove girano tanti soldi è inevitabile che ci siano profittatori e farabutti che se ne approfittano, d'altra parte anche in mezzo agli Apostoli c'era Giuda...
La cosa più importante?
E' fare in modo che i "Giuda" non siano considerati parte integrante del tessuto sociale. Pensare ad un meccanismo virtuoso di legalità non mi sembra una cosa inverosimile.