A leggere i giornali europei parrebbe che i consumatori stiano virando verso nuovi gusti: gli enormi ipermagazzini, inseriti in vasti centri commerciali, avrebbero stufato. Piace di più - e mi pare di registrare qualche segno anche in Valle - una dimensione meno dispersiva e meno periferica. Avevo già notato a Parigi la scelta, ma senza inserirla in questo contesto di umanizzazione, di aprire qualche grande magazzino più ovattato e talvolta haut de gamme. Pare che siano i grandi gruppi a dire che "piccolo è bello", aggiustando strategie di gigantismo all'americana, tra l'altro più vulnerabili di fronte alla crisi, visto che oggi sono più le chiusure che le aperture anche nella media e grande distribuzione. Vista la crisi del piccolo commercio e queste evoluzioni, sarebbe forse bene che la Regione riprendesse il boccino in mano studiando i cambiamenti e snasando le prospettive. Ogni pianificazione del passato è stata travolta dagli avvenimenti, per cui attrezzarsi non sarebbe male.