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11 mag 2010

L'importanza della meteo

di Luciano Caveri

Per anni alla Camera dei deputati sono stato la "bestia nera" dell'Aeronautica militare, trovando grottesco che in Italia, per ragioni storiche, la meteorologia fosse "militarizzata". Sono state le radio e le televisione private a liberalizzare in parte il mercato e a creare un certo pluralismo delle previsioni, cui si sono aggiunti i sistemi regionali e in Italia spicca l'Emilia-Romagna. In Valle (lasciando perdere le previsioni dell'Aeronautica trasmesse dalla "Rai" che addirittura dividono la Valle in nord, centro e sud orizzontalmente, che è un caso unico nella geografia) le previsioni della Regione ci azzeccano, anche se non è mai stato elaborato un modello previsionale locale - così mi hanno spiegato degli esperti del settore - che non costerebbe neppure una follia. Certo è che la meteo è una necessità: personalmente la guardo sull'iPhone nel simpatico applicativo "VdA Turismo", ma soprattutto, smanettando su Internet, quando viaggio per capire che cosa mi aspetta. Ancora di recente, in un breve soggiorno a Venezia e a Barcellona, ho verificato, da turista, la soddisfazione di previsioni che non ci hanno preso. Soddisfazione? Doveva far brutto e invece non è stato malaccio...