Fare lo zapping, visto che sono tornato ad occuparmi di televisione, lo considero un dovere e per altro la televisione rappresenta, più o meno deformandola, la realtà. Ho già scritto della maleducazione crescente di molti bambini, anzi dell'evidente incapacità di alcuni genitori di esercitare uno straccio di autorità parentale. La "prova pranzo" è letale: nei ristoranti si assiste ad una tipologia di dittatori in erba. Chi vaga per la sala, chi grida rifiutando qualunque pietanza, chi insolentisce mamma, papà, nonni e così di seguito con l'imbarazzo di chi si è sforzato di avere figli educati e si sente un marziano. La fotografia di questa sciatteria educativa è il format americano italianizzato "SOS Tata" su "Discovery realtime", dove operose tate - un misto fra il buonsenso da massaia e la preparazione da psicologa infantile - arrivano al capezzale di famiglie in preda a figli dai comportamenti teppistici e animaleschi e a genitori sfibrati ormai soggiogati da genie che hanno preso il sopravvento in casa come in un golpe sudamericano. Alla fine della trasmissione, nel classico happy end, la famiglia diventa come quella del "Mulino Bianco" in un clima pacificato da autentico miracolo. Sarebbe bello fare il sequel "un anno dopo" per scoprire che purtroppo era tutta una balla. Certo che, senza invocare svolte autoritarie, sarebbe auspicabile che in certi casi i bambini tornassero a filare dritto e non solo in favor di telecamera.