Delle volte non capisco
Non capisco come sia che la squadra di calcio della Roma rischi il fallimento e poi - con un prestito dell'Unicredit - faccia una campagna acquisti dispendiosa.
Non capisco come sia che il Presidente del Consiglio chieda di attenuare le polemiche nei confronti di Gianfranco Fini ed i giornali e telegiornali di famiglia facciano il contrario.
Non capisco come le azioni "Fiat" volino in Borsa ed in contemporanea crollino le vendite delle auto del marchio torinese.
Non capisco come sia possibile che l'Italia (e la Valle d'Aosta assieme) non abbia più medici, ma intanto i test di accesso a questa Facoltà siano sempre più difficili.
Non capisco come la crisi industriale sia il primo problema dell'Italia e il Ministero che dovrebbe occuparsene non ha da mesi un Ministro e le deleghe si stanno lentamente spartendo all'interno del Governo.
Non capisco le grandi inchieste che dimostrano che la criminalità organizzata ha messo le mani sulle macchinette mangiasoldi nei bar in larga parte d'Italia ma nessuno pensa di far uscire questo settore dello Stato biscazziere.
Non capisco i giudici amministrativi che bloccano i pedaggi nelle tangenziali di grandi città, mentre i valdostani subiscono ogni aumento della "loro" autostrada.
Non capisco come mai Gianni Letta, in diverse manifestazioni pubbliche, vada con naturalezza a prendersi fischi e urla indirizzati a Berlusconi.
Non capisco perché Valter Veltroni, che aveva annunciato che non si sarebbe più occupato di politica («andrò in Africa a fare volontariato»), rilanci la sua candidatura per guidare il centrosinistra.
«Non capisco ma mi adeguo». Renzo Arbore
L'elenco può essere infinito...
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Commenti
Se nemmeno Luciano...
capisce tutte queste cose, mi sa che le cose stanno prendendo una piega piuttosto bizzarra...
Immagina...
quanto meno possiamo capire noi, cittadini senza esperienza politica alle spalle!
Molto meno di quanto tu riesci ad immaginare, se non capire. Intendiamoci, non era intenzione addossare tutto alla politica, ma probabilmente l'esperienza chiarisce alcuni meccanismi che sono invece oscuri ai non addetti.
Naturalmente...
l'elenco era tristissimamente fra il serio e il faceto.
Purtroppo capisco, capisco...
Se pure Luciano...
non ci avesse più capito nulla, avrei cominiciato seriamente a preoccuparmi. Posso dire ciò che non capisco io stamattina?
Roba piccola... nulla di grave. Non capisco la gestione delle piscine regionali. E' considerato un servizio, oppure deve rispettare le logiche di mercato? Se fosse un servizio, perché a metà giugno la piscina di Verrès ha tolto l'apertura in una delle due pause pranzo (siamo una quindicina che approfittiamo di queste due orette settimanali per tenerci un po' in forma), poi ad agosto ha chiuso per "manutenzione" (ferie?), giusto per rimarcare che Verrès non è un paese turistico, adesso riapre ad orario ridotto fino al 27 settembre, lasciando noi senza la piscina in pausa pranzo (che pranzo non è)?
Se invece rispettasse le logiche di mercato, forse non chiuderebbe più di un mese ad agosto, ma soprattutto la società di gestione non accetterebbe pacificamente l'imposizione della chiusura dell'impianto di Pré-Saint-Didier alla vigilia della stagione invernale scorsa. Vista dalla nostra prospettiva, sembra che a loro non interessi né vendere biglietti, né dare un servizio. Perdonate lo sfogo, stamattina mi sono guardato allo specchio e ho visto che la panza è cresciuta.
la soluzione?
Bilancia taroccata e specchio magico... :-)
In effetti...
la chiusura ad agosto ha sempre suscitato la mia curiosità, anche quando mi occupavo di impianti sportivi al Turismo.
Pré-Saint-Didier, se non sbaglio, è stata chiusa per forza maggiore per problemi strutturali. Purtroppo le piscine sono di proprietà pubblica, pur date in gestione, perché i costi di gestione e manutenzione sono terrificanti.
La bilancia...
è in disuso da anni, se proprio non si può farne a meno è sufficiente possederne una a molla e girare un po' all'indietro la regolazione.
Quelle digitali sono più ostiche da taroccare. Riguardo agli specchi mi sa che chiederò alla "Conbipel" qual è il loro fornitore.
Una battutina: ho un pessimo rapporto con la bilancia, non mi sono pesato per dieci anni. Quando andavo all'Avis per una donazione mi chiedevano il mio peso. Io rispondevo sempre l'esito ufficiale dell'ultima misurazione: 78!!! Un anno fa mi sono pesato di nuovo: 93...
La donazione seguente ho comunicato il nuovo peso ufficiale, valido per i prossimi dieci anni. Il dottore mi ha guardato e mi ha chiesto: «è ingrassato di quindici chili in così poco tempo?»
"Non capisco...
ma mi adeguo". Questo è il nostro motto. Nostro nel senso generale del nostro popolo, stiamo sempre ad aspettare quel che succede riservandoci poi il diritto di criticare.
Non capisco anche perché ad una protesta degli allevatori si schiera la "celere" in pompa magna e ad un "G8" si lasciano liberi i "black block" di sfasciare tutto;
non capisco come mai ci sono un sacco di falsi invalidi che puppano e pur sapendo chi sono si va a colpire a casaccio nel gruppo;
non capisco come mai uno paga la casa ad un altro e ci si stupisce quando ce lo fanno notare;
non capisco come mai si paga l'Iva, le accise sulla benzina, il rimborso delle spese elettorali ad un partito formato nella cerchia familiare;
non capisco perché tutti si indignano della caccia alle foche ed alle balene e poi non si fa nulla di serio ma ci si perde in scuse banali;
non capisco perché non si fa nulla di nulla ma poi si parla a vanvera lo stesso.
Penso che il "perché" sia che "ci va bene così"... finché i colpiti non saremo noi... ed allora ci inca**iamo.