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20 set 2010

Il cinema dei ricordi

di Luciano Caveri

L'altro giorno sono stato al cinema "Ideal" di Verrès per vedere un film e mi mette sempre nostalgia pensare che da ragazzino ho passato tante ore con gli amici lì dentro, in un epoca in cui "andare al cinema" era uno dei pochi svaghi e le sale non subivano la concorrenza dei film in televisione, di quelli in affitto in videoteca e delle "pellicole" (la definizione è rimasta anche se tutto è digitale) acquistabili con la "pay-per-view". Inutile ricordare che all'epoca, da bocia, era nel buio del cinema che si azzardava la corte alle ragazze e si facevano la prima volta i tiri ad una sigaretta... La struttura, all'epoca della sua apertura, direi inizio anni Settanta (sostituendo il vecchio cinema che era all'imboccatura della Val d'Ayas), era straordinaria per i tempi e frutto dello sforzo imprenditoriale - mi piace ricordarlo - di Giuseppe "Pino" Bréan, per altro tristemente dimenticato, che era stato per pochi mesi Presidente del Consiglio regionale nel 1954. Un uomo elegante e affabile, ormai anziano, che ti accoglieva all'ingresso del cinema. In seguito ci fu la crisi che negli anni Ottanta colpì le sale cinematografiche e  una buona parte dei gestori andò in difficoltà. Ora, dopo essere entrato in procedure fallimentari, il cinema - che era stato riaperto poco tempo fa con una formula d'affitto e con opere di adeguamento e miglioria - sarà comprato dal Comune di Verrès. Un forte investimento, pensando ai costi d'acquisto, ai fondi necessari per modernizzarlo e poi alle spese di gestione e di manutenzione (tutto rientra nel "patto di stabilità" per i Comuni), immaginando poi che - se pure, come pare, sarà anche ad uso teatrale e non solo cinematografico - non sarà certo il settore pubblico a poterlo gestire direttamente e ci vorranno procedure di appalto inevitabilmente a prezzi di mercato, essendo un settore non sociale ma inserito nelle regole di concorrenza.  Sarà bene, comunque, coordinare questa scelta con l'importante auditorium previsto nell'ex cotonificio "Brambilla" per evitare "cattedrali nel deserto".