Nessuna gogna mediatica
La Valle d'Aosta finisce in "nazionale" a causa della pubblicazione sul sito web del Comune (che è anche albo pretorio elettronico) dei genitori di Pont-Saint-Martin che non hanno pagato la quota della mensa scolastica per i figli.
Bene ha fatto il Sindaco, Guido Yeuillaz, a chiedere subito «scusa» per la pubblicazione del nome dei bambini che, in quanto minorenni, vanno protetti nella loro identità.
Discorso diverso per i genitori, più volte richiamati ai loro doveri, compresa la spiegazione della possibilità, in caso di necessità, di essere esentati dal pagamento di questa tariffa. Alla fine la loro situazione è finita in una delibera comunale che, in ottemperanza al principio della trasparenza e della pubblicità degli atti, è finita in Rete.
Chi parla di "gogna mediatica" non sa cosa dice. Io credo che ci si debba intendere su di un principio. Fatta salva la tutela di chi, in stato di indigenza o in temporanea difficoltà, può godere di forme di "protezione", lo "Stato sociale" si basa sul corretto corretto dei cittadini: pagare le tasse e le prestazioni a diverso titolo fornite a pagamento (in genere non a totale copertura, ma in compartecipazione con il pubblico).
Questo è un principio insostituibile della rete di protezione sociale e di offerta dei servizi caratteristici dello "Stato sociale", che funziona solo se la comunità è cosciente non solo dei diritti ma anche dei doveri. Non ci può essere lassismo o rassegnazione da parte degli amministratori che, tra l'altro, in caso di inerzia rispondono con i propri quattrini.
- luciano's blog
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Commenti
L'amministrazione...
ha "toppato". Su questo non si discute e si dovrà fare in modo che il futuro sia libero da nubi.
Per quanto riguarda la morosità posso testimoniare che il "sistema" comunale ha pensato ad una cosa furba. I miei figli, per motivi contingenti, sono allievi delle scuole di Pont-Saint-Martin. Le spese per i "servizi" di refezione , trasporto e altro vengono pagate al Comune mediante la "School card" che è come una "carta di debito" prepagata. In qualunque momento posso andare allo sportello della Banca che fa da tesoreria, e con una rapida operazione "carico" la carta. Questo sistema è stato fatto anche per agevolare le famiglie, diluendo nel mese l'esborso. Volendo potrebbero diventare tanti piccoli versamenti, invece di un saldo esagerato e, a quanto sembra, non sostenibile.
In ogni caso il saldo della carta è verificabile "on line", anche se gli uffici avvisano le famiglie con "letterina" nel diario, lettera ufficiale a casa.
La mia solidarietà...
al Sindaco. Purtroppo nel nostro Paese il pagare i servizi pubblici o le imposte non fa parte della nostra cultura e tendiamo ad essere "furbi". Oltre ai "furbi", che non pagherebbero mai, credo che molto sia dovuto al fatto che i cittadini spesso non "vedono" dove vanno i loro soldi ed anzi hanno la sensazione che vengano sprecati o peggio.
Non è certo questo il caso finito sui giornali.
Vorrei solo dire...
che il mio era un discorso generale e che non mi riferivo, se non per una casualità che si è manifestata, all'articolo de "La Stampa", ma capisco il punto di vista dell'ottimo collega Stefano Sergi.
Ha fatto bene...
a pubblicare i nomi.
Nessuno si scandalizza dei nomi pubblicati sull'elenco dei protesti o delle multe, non vedo perché bisogna scandalizzarsi di questo elenco di morosi.
Ce ne sono già troppi di furboni, non allunghiamo la lista.