Vi ho già detto come la vita sia strana. Nel 1993 venne prevista, con una riforma dello Statuto d'autonomia, una Commissione Paritetica stabile Valle d'Aosta - Stato. Ho scritto di persona, quando ero deputato, quell'articolo 48 bis e ritengo che il testo della norma sia assai innovativo e consenta, come dimostrato dai fatti, ampi spazi di manovra per migliorare la qualità dell'"ordinamento valdostano". Ora - per quel caso di cui dicevo - sono membro della Paritetica che sta "macinando" importanti norme d'attuazione a vantaggio della nostra autonomia. La questione più calda, di grande attualità, riguarda la "blindatura" del nostro nuovo ordinamento finanziario nel quadro del cosiddetto "federalismo fiscale". Sul "riparto fiscale", già soggetto al principio dell'intesa, è bene che ci sia la "protezione" di una norma d'attuazione che nella gerarchia delle fonti si situa ad un livello più elevato delle leggi ordinarie. Già lunedì scorso lo schema di decreto legislativo sull'ordinamento finanziario avrebbe potuto essere varata dalla "Paritetica", ma i tre membri statali - non informati dal Governo sull'intesa raggiunta sul tema e sull'emendamento già alla Camera per recepirlo - hanno chiesto tempo. Non ho nascosto la mia sorpresa e ho ribadito l'urgenza di un pronunciamento. Mi auguro che ciò avvenga già lunedì prossimo, perché il fattore tempo - nell'incertezza della politica italiana - non è per nulla banale.