Il nostro può essere un "piccolo mondo antico". Ci riflettevo pensando al concorso di "ImpresaVdA" che ha stabilito, con i voti via Web, che Silvana Perucca è l'"imprenditrice dell'anno". Segnalo, intanto, al direttore Fabrizio Favre due impressioni per il futuro: non metterei nell'elenco i manager, perché penso che gli imprenditori debbano essere titolari della loro impresa; suggerirei di trovare un modo per votare, in parallelo al voto su Internet, per evitare rincorse parossistiche fra i contendenti. Ciò detto: Silvana merita il riconoscimento in questo nostro microcosmo dove tutti conoscono tutti. Le reti di rapporti mi legano al papà Sandro, unionista doc, amministratore comunale e imprenditore nel settore dell'idraulica e alla sorella Betta (sensibile maestra d'asilo di mia figlia) e mio figlio è amico di suo figlio Niccolò. I casi della vita mi hanno purtroppo fatto incrociare, come cronista, la tragica circostanza della morte, sul Lyskamm nel 1985, del fratello Joio, cui oggi è dedicato lo stadio di calcio di Saint-Vincent. Silvana è un'albergatrice determinata e gentile nella conduzione del suo "Hôtel de la Ville" in un periodo difficile per il turismo nella cittadina termale e ha trasferito queste caratteristiche - pugno di ferro in guanto di velluto - nella guida dell'Associazione regionale degli albergatori. Le donne saranno sempre più importanti nel mondo dell'imprenditoria.