
Capita, nel rovistare in vecchie carte, di trovare delle lettere scritte da degli amici, quando in passato la lettera era uno strumento usuale. Oggi tutto è diverso: la lettera è un fatto raro ed è legata più a felicitazioni o a partecipazione a qualche evento. Vale invece la posta elettronica o addirittura l'sms con un linguaggio diverso più breve e più secco, che va subito al sodo, togliendo premesse e conclusioni. Ci pensavo ieri quando, più meno nello stesso istante, mi è arrivata una mail di un amico che non sentivo da tempo che è venuto qui nel sito e mi ha scritto un e-mail «ho letto il tuo curriculum e devo dire che non è niente male», poi un sms, come un fulmine «l'evanescente profilo che hai assunto non è consono alla tua intelligenza e alla tua cultura. "Omo su de tera"...» Vedete come sono le cose: dall'agro al dolce ma con osservazioni che ti fanno riflettere. Credo in effetti che la mia posizione pubblica di oggi non sia delle più semplici da spiegare soprattutto a chi ti sia amico e vorrebbe che mi smarcassi dai rischi di una "palude Stigia" in cui ci si trova imprigionati dal conformismo e da decisioni assunte senza un reale confronto. Il caso in corso è quello dell'ingresso del PdL nella maggioranza regionale, di cui ieri per la prima volta si è parlato al Gruppo dei consiglieri dell'UV e dove ho espresso tutte le ragioni per le quali ritengo inopportuno un passo di questo genere e certo avrò occasioni per spiegare le mie ragioni. Ma il paradosso è che mentre si avviano procedure democratiche per assumere una decisione, leggi altrove di incontri brevi o lunghi in cui il Presidente della Regione con esponenti "pidiellini" sembra perseguire tout seul l'allargamento apparentemente non ancora deciso... Così, a maggior ragione, rifletti su certi messaggi.