Internet mantiene un lato pionieristico non ancora esaurito, che costringe a continui aggiornamenti e non consente soste nel suo cammino evolutivo. Anche se è bene non diventare maniaci e compulsivi, essendo la vita vera quella reale e i più giovani devono esserne coscienti, così come bisogna essere cauti con il rischio di finire travolti dalle novità in un mercato che gioca sulla logica del continuo rinnovamento e del contenuto irrinunciabile. Mi sembra di rivivere, con tutti i limiti del confronto ma riferendomi al clima d'entusiasmo, una stagione unica come quella della nascita delle emittenti radio e televisioni private (si diceva ingenuamente "libere") in Italia. Ma Internet, invece, è una rete gigantesca e incomparabile, implicando il mondo intero e gli attori-spettatori che vi partecipano sono un numero sterminato. La connessione è simile ad una finestra sempre aperta su panorami mutevoli. Pian piano mi sto abituando agli indispensabili ambienti wi-fi (collegamento senza fili): in Regione la rete è diffusa negli ambienti di lavoro e da poco a casa ho un collegamento rapido e veloce via radio con "Hi2", società valdostana che ha fatto bene ad investire in questo settore in espansione. I contenuti offrono, invece, un oceano gigantesco e incontenibile dove si incrociano le lingue, si mischiano i temi con potenzialità enormi, basti pensare a tutti quegli strumenti informativi che si sono dimostrati utili anche nella recente protesta in alcuni Paesi arabi. In Valle, proporzionalmente, il "fenomeno Internet" ha una certa ricchezza di proposte e "navigare" ha smesso da tempo di essere un fenomeno elitario. Per una piccola comunità è una grande opportunità.