Recitava così l'inizio di una canzone di una quarantina di anni fa, che se la memoria mi soccorre si intitolava "Zum zum zum" ed era cantata da una pimpante Sylvie Vartan. Confesso di conoscerne anche la variante, piuttosto pecoreccia, fatta dai goliardi e vi evito le strofe... La musichetta mi è venuta in testa, in una situazione fantozziana, dopo aver avuto la cattiva idea di andare al parco acquatico "Ondaland", nei pressi di Novara. C'ero già stato in passato e avevo notato un tasso crescente di affollamento, ma oggi abbiamo raggiunto davvero il massimo. All'arrivo decine e decine di pullman mi avevano insospettito: si trattava niente altro che delle "nuove" colonie, che oggi si chiamano "centri estivi", istituzioni pubbliche o private meritorie perché con la "famiglia ristretta" piazzare i pargoli è sempre un'impresa. Ma evidentemente "Ondaland" ne ha fatto un "core business" e raramente - come confermato da mia figlia e dalla sua amica al seguito, per cui mi smarco dall'accusa di essere un vecchietto barbottone - ho trovato una situazione caotica come quella di oggi con ragazzini urlanti che non rispettavano, in barba agli accompagnatori, regole minime di educazione. Le colonie di una volta forse esageravano in regole e severità, trasformando la vacanza in un periodo "militarizzato", ma lo sbarcamento odierno lascia perplessi e immagino, per carità, che ci siano le dovute eccezioni, che però non ho visto. La cosa più evidente era la trasgressione della regola numero uno scritta dappertutto nel Parco acquatico: "vietato tuffarsi". Oggi ho visto davanti al mio naso i tuffi più vari e elaborati, oltretutto in una piscina dal fondale basso e dunque il "no ai tuffi" è per ragioni serie e non per una regola strampalata! Meglio cantare...