
Aspettando l'esito delle verifiche del Quirinale sul decreto legge, specie sulla tanto discussa norma in materia civilistica sul "lodo Mondadori", ho cominciato a scorrere, come avevo detto, il testo impressionante del provvedimento "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria". Un testo corposo e complesso che fa davvero paura e per capirlo sino in fondo ci vorrà il tomo dell'Ufficio studi di Camera e Senato perché certi riferimenti sono sottilissimi. Da "praticone" della legislazione, che si impara molto nella pratica e questa l'ho fatta, devo dire che ci sono elementi di macroscopica preoccupazione per la nostra Valle, come già desumibile dalle anticipazioni filtrate nelle scorse ore. C' è poco da stare allegri per la nostra Regione e per i nostri Comuni su diversi argomenti, come il lunghissimo articolo su "l'approvvigionamento di beni e servizi", quello sul "contenimento delle spese in materia di pubblico impiego" e un altro sulla "razionalizzazione della spesa sanitaria" (pur da noi autofinanziata) e lo stesso vale per gli interventi pesantissimi nella "razionalizzazione della spesa relativa all'organizzazione scolastica", a cui sarà difficile sfuggire pur se interamente "coperta" da nostri fondi regionali. Ma il peggio del peggio sono i nuovi sofisticati e minacciosi (sul ruolo occhiuto della Corte dei Conti) contenuti del "Patto di stabilità interna" che graverà non poco, ad esempio laddove spazia alle società a partecipazione pubblica ("partecipate"). Mi fermo qui, perché non vi voglio tediare, ma certo nelle prossime ore Regioni e Comuni giocheranno una partita difficile.