
Ho l'impressione che non sia ancora del tutto chiara ai cittadini la dinamica fiscale derivante dall'ultima Finanziaria, la prima del Governo Monti. Certo la "mazzata" è facilmente riscontrabile e impressionante facendo il pieno di carburante e immagino che lo sia anche per i fumatori. Ma, ad esempio, la tassazione su case e terreni, anche per chi godeva di vantaggi per certe "strutture produttive" come gli agricoltori e gli albergatori, è per ora poco comprensibile e quando lo diventerà - di fronte alle somme da pagare - saranno dolori. D'altra parte se è indiscutibile l'obbligo di pagare le tasse, che alimentano il funzionamento della macchina pubblica, ci sono in questo passaggio storico una conferma e una novità assestata. La conferma è l'oscurità del sistema fiscale. Lo è per chi ha il prelievo alla fonte e si trova di fronte a prelievi automatici del tutto inintelligibili se non per la cifra che sparisce dal netto. Lo è il sistema complessivo che obbliga per la denuncia dei redditi o altro a rivolgersi ai professionisti del ramo, come i commercialisti, per l'impossibilità del singolo, anche se mediamente alfabetizzato, di sbrigarsela da solo. La seconda novità, che conferma una tendenza ma la rende stabile, è la "fregatura" per la nostra Regione. Come avverrà per l'Imu, l'Imposta Municipale Unica, cioè la nuova tassa sulla casa, una parte rilevante dei prelievi - ma ciò vale anche per altre tasse incrementate - andrà allo Stato e non al nostro sistema autonomistico. Ma ci sono ancora dubbi che rendono improba per i nostri Comuni la chiusura dei bilanci per l'anno in corso! Tutto ciò in violazione del riparto fiscale, della nostra competenza regionale sugli enti locali e anche contro ogni logica di buonsenso. Nessuno discute i sacrifici, ma in cambio ci dovrebbero essere semplificazione e rispetto delle regole.