Capisco che nella fase concitata delle elezioni tutto risulti distorto e i toni usati siano per forza gridati. Fa parte delle regole del gioco della politica quando è ora di contarsi. Capisco anche che e quanto un'uscita da un movimento sia una ferita sia per chi se ne va sia per chi resta. Lo sto vivendo di persona, anche se sono meccanismi di cui ero stato in altri momenti spettatore. Per cui il momento contingente va preso per quello che è, sapendo che certi eccessi vanno serenamente sopportati e bisognerebbe avere sempre avere un minimo d'intelligenza per mantenere rapporti civili e urbani. Chi usa toni offensivi o ti guarda in cagnesco andrebbe preso a calci nel sedere. Ma c'è un "però" e non è per niente una cosa brutta. Conosco il sentimento: si chiama passione. Ho già provato lo stato d'animo: è l'entusiasmo. In questi giorni, con i compagni d'avventura meno giovani, rievochiamo spesso momenti fantastici di gioia e di partecipazione, cui negli anni appena trascorsi si è sostituito un grigiore tristissimo. La mancanza di dialogo e un clima greve di imposizioni, sospetti e menzogne sono un mix che spegne coscienze e speranze. Un brutto gioco di cui alla fine si diventa tutti vittime e la collaborazione rischia di diventare collaborazionismo. Anche quando - intendiamoci - non si è venduta l'anima al diavolo e ci si sente sereni della propria onestà. E dunque quando si volta pagina, anche con una discontinuità difficile, si respira a pieni polmoni. E poi, per combinazione, ci si trova all'inizio di una campagna elettorale - con la leggerezza di non essere candidati - ma con la logica di un déjà vu in campagne elettorali passate, difficili come queste politiche, pur in un contesto diverso. E trovi un gruppo pieno di voglia di fare con tanti giovani che ti trasmettono, come delle pile, la loro energia e la freschezza delle loro idee. Così ti ricarichi e rivedi il mondo a colori e ritrovi valori e idee che sono sempre stati i tuoi. Non c'e accusa di tradimento o di essere irriconoscenti che mi tocchi. È un gioco al massacro che non mi colpisce. Ho la coscienza a posto e sto bene con me stesso. Anzi in questo clima nascente sto benissimo.