Mezzo secolo fa, come oggi, proprio in quel 25 aprile, giorno della Liberazione, moriva in un incidente - per lo schianto dell'aereo che pilotava - Corrado Gex, deputato eletto tre anni prima alla Camera, astro nascente della politica valdostana. Credo di averlo incontrato una sola volta da bambino, quando due anni prima avevo fatto il "battesimo dell'aria" nei cieli di Aosta e ricordo un uomo bruno e sorridente. Era una personalità, così mi è stato detto, molto popolare e piaceva molto alle donne (fama che ritroverò ancora viva a Montecitorio). Ricordo - io avevo sette anni - la telefonata nella notte fra il 25 e il 26 aprile 1966, quando mio zio Severino, allora presidente della Regione, telefonò a mio papà - che conosceva bene Gex - per avvertirlo della morte.
Così sulla cronaca dei fatti raccontata, in quelle ore, dalla "Gazzetta del Popolo": "Assieme all'Onorevole Corrado Gex hanno trovato la morte altri sette valdostani, tutti quanti a bordo di un aereo da turismo precipitato presso Ceva. La sciagura che sconvolge la nostra popolazione è avvenuta verso le 18,30 sulle montagne di Castelnuovo di Ceva. Il gruppo proveniva da Castellet in Francia dove si era svolto un avioraduno. L'aereo, un Pilatus-Porter, aveva fatto tappa all'aeroporto di Albenga e qui il parlamentare valdostano era stato sconsigliato nel proseguire il volo visto le avverse condizioni meteo. Assieme a Corrado Gex, deputato al Parlamento ed ex assessore regionale alla Pubblica istruzione, hanno trovato la morte Giuseppe Chiavenuto, direttore del settimanale "L'Aeroporto", Eddy Tilliot, operatore televisivo, Marisa Zagari, figlia del direttore dell'Automobil Club d'Italia della Valle d'Aosta, Wilma Adorno, impiegata regionale e suo padre Giuseppe, Maria Coudre, impiegata regionale pure lei, e Plinio Maglione, Maggiore del Genio Navale. Profondo cordoglio in Valle per la terribile sciagura". Scrivevo io stesso alcuni anni fa sul drammatico incidente: "E' vero e confermo i dubbi del Canonico Donato Nouchy, allora giovane Priore di Arnad, rispetto alla morte in un incidente aereo del suo carissimo amico Corrado Gex. Il sospetto riguardava un'avaria all'aereo di Gex, mentre volava nella zona del Grand Combin. il deputato valdostano era riuscito ad atterrare lo stesso, ma aveva segnalato a Nouchy che si era trattato di una manomissione del motore e che in caso di un suo incidente avrebbe dovuto nutrire sospetti. I timori riguardavano, secondo Nouchy, singole personalità - di cui non mi fece nome - ex partigiani comunisti che volevano punire Gex per il suo spostamento a destra. Nulla di complottistico, ma una sorta di follia, che non aveva a che fare con il piano - tutto politico - degli scontri in corso nella politica valdostana, come ebbe modo di dirmi, nel commentare quei mesi turbolenti che portarono poi alla caduta della Giunta del Leone, anche come riflesso dei nuovi equilibri politici a Roma. Personalmente non credo alla tesi dell'attentato e penso invece che fu l'imprudenza di Gex a causare la caduta del suo aereo e la morte sua e dei suoi compagni di viaggio. All'aeroporto di Albenga, non a caso, gli fu sconsigliato di partire e non a caso ci fu, per paura, chi non volle ripartire con lui". Sono rispettoso di chi la pensa diversamente, eccettuate certe storie di spionaggio e pettegolezzi politici degni di miglior causa e tenendo conto che ancora pochi anni fa la Magistratura ha di nuovo archiviato il caso di fronte ad una serie di sospetti rivelatisi infondati. Ma nel programma di stasera alle 20 di "RaiVd'A" ascolterete comunque diverse testimonianze del passato e anche attuali. Ognuno si formerà una sua opinione su quanto possa essere avvenuto: la mia la conoscete già. Resta la figura interessante di Gex, morto a soli 34 anni, dimostrando nella sua pur breve attività spessore culturale acume politico: la sua prematura scomparsa, che pure ha alimentato troppe chiacchiere, ha privato anzitempo la Valle d'Aosta di una grande intelligenza.