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14 mag 2021

Divide et impera

di Luciano Caveri

Non ci sono dubbi sul fatto che io abbia sempre creduto alla ricomposizione del mondo autonomista. Un processo che deve avvenire assecondando un idem sentire popolare che è stufo per due ragioni. La prima sono le troppe divisioni di chi in realtà crede nei medesimi valori e si è disperso per ragioni comprensibili, ma che possono essere superate con regole democratiche condivise e rispetto del pluralismo. Bisogna però - secondo punto - anche affrontare in modo sereno la perimetrazione di questo mondo autonomista per evitare quelle incursioni esterne che spesso hanno inquinato le sorgenti. La posta in gioco non è di poco conto e non riguarda le pur legittime ambizioni personali, ma una progettualità condivisa per il futuro di quel puntino sul mappamondo che è la nostra Valle d'Aosta. Piccoli come siamo dobbiamo, nel nome del buonsenso, agire insieme con rispetto reciproco e Statuti chiari cui attenersi. Altrimenti sarà il "divide et impera" di cui godono coloro che all’Autonomia non credono affatto.