In piena pandemia il Consiglio regionale della Valle d'Aosta decise di votare una legge per dare al Governo locale spazi per adeguare le norme nazionali per bloccare il virus alle caratteristiche del proprio territorio. Nulla di eversivo, semplice buonsenso. Il Governo Conte decise l'impugnativa alla Corte Costituzionale. Anzi, ad essere precisi, per ottenere il prezioso voto al Senato del senatore Albert Lanièce emerse la possibilità di ritirare questo ricorso, ma il tentativo di far nascere il Conte ter fallì e la Consulta bocciò la legge su tutti i fronti. La pandemia è affare dello Stato: punto e basta. Per questo mi stupisce che in Valle d'Aosta ci sia chi, tipo in queste ore il sindacato scuola "Snals", addirittura a supporto di uno sciopero, invochi l'Autonomia per modificare norme statali, fra le quali ce ne sono alcune che andrebbero davvero cambiate. Ma chi invoca queste scelte sa bene che non abbiamo il potere per farlo. Dunque è solo propaganda, che non serve in questa fase così delicata.