Tutto nasce dall’evidente ingiustizia dell’assenza in Valle d’Aosta del mare, verificabile - ahimè! - ogni giorno da parte di noi valdostani ed anche dai turisti in visita, delusi dalla mancanza di porti e spiagge. Si tratta non solo di una considerazione ad uso ludico, ma anche dalle conseguenze gravi, dal punto di vista geopolitico, dovute all’assenza strategica di uno sbocco al mare. Anche se, dal punto di vista della Marina mercantile, il recente accordo con la flotta svizzera (che di recente ha compiuto i suoi 80 anni di vita) ci ha consentito finalmente il varo della prima nave valdostana, Le Valdôtain volant, utile in particolare per il trasporto delle fontine e del vino negli Stati Uniti, ma anche a disposizione per crociere marine per anziani e bambini. Rispetto al mare, ad essere precisi e a giustificazione di una certa nostalgia rinvenibile nel repertorio delle canzoni tradizionali, più di 200 milioni di anni fa un Oceano c’era, ma poi lo disdicevole scontro fra Continenti (per alcuni già colpa delle NATO) ce lo ha portato via. Dunque dobbiamo vivere di ricordi, come fanno quelli della setta degli adoratori delle Cime Bianche, cimelio dell’antica e scomparsa epoca marina con il giusto rimpianto che la Valle d’Aosta non abbia mai potuto diventare una Repubblica marinara e godere in automatico di una Zona Franca portuale. Ma al vulnus storico-geologico oggi si può finalmente porre rimedio, sfruttando anche la favorevole forza di gravità e l’evidenza, in barba ai terrapiattisti, che noi siamo su e il mare - quello più vicino è il mar Ligure - è giù. La proposta viene da una società di costruzioni “La clicca dzeusta” in collaborazione con il geniale e bizzarro Elon Musk, che ha depositato presso la Regione Valle d’Aosta, da finanziare con i fondi del PNRR, un’avvenieristica soluzione tecnica definita Aosta Valley Loop Beach. Il dato di partenza deriva dalla constatazione che il mare non è distante. Infatti fra Aosta e la ridente località di Mentone, in Costa Azzurra, aqla distanza è di soli 219 KM in linea d’aria. Grazie a Musk, che ha brevettato una sorta di scivolo con scafandri che somigliano a tute spaziali, in circa 16 minuti sarà possibile trovarsi al mare. La velocità media sarà attorno agli 800 km/h e un ingegnoso sistema di materassi ad aria, a conclusione del percorso, consentirà al passeggero di uscire incolume dall’avventura, che comprende anche sdraio, ombrellone e aperitivo sulla spiaggia delle Sablettes. Un pochino più complicato il ritorno previsto in pullman con un percorso di circa cinque ore con sosta all’autogrill di Carcare. Si calcola che l’apertura dell’ingegnoso sistema, anche a disposizione dei turisti desiderosi di privare la geniale accoppiata montagna-mare, è prevista per il 1 Aprile 2026.