Mi è capitato spesso di dire che Mauro Corona mi è simpatico, ma le sue presenze in TV, come spalla di Bianca Berlinguer, mostrano un’immagine distorta dei montanari, degni nella sua rappresentazione (ci è e ci fa…) della caricatura di Rousseau del ”buon selvaggio”. Ora lo aggiusta su La Stampa il grande Mattia Feltri, che pubblico. Sono tanti gli spunti che si sarebbero potuti sviluppa, ma questo è - come dire?- raccapricciante. Ecco: ”L'altra sera - nel ruolo di opinionista fisso di Bianca Berlinguer, nella classica tenuta da cacciatore a mani nude di stambecchi e con l'ultimo suo romanzo posato verticalmente sulla scrivania in favore di telecamera - Mauro Corona ha offerto una soluzione ai femminicidi a cui nessuno aveva ancora pensato, perlomeno in Occidente, perlomeno negli ultimi quindici secoli. Io, ha detto Corona, farei una legge molto semplice (quando sento dire "molto semplice" mi metto sull'attenti perché di solito arriva la minchiata spaziale): darei il femminicida a disposizione della famiglia della vittima, per una settimana, in una stanza, ammanettato. Poi se esce vivo, esce vivo. Se esce morto pazienza - intendeva dire. Berlinguer ha provato a esprimere qualche dubbio sul ritorno alla legge dal taglione, e la povera madre di ragazza assassinata, ospite del talk, a rassicurare che lei si accontenterebbe del carcere, ma il risoluto Corona, stanco di quei gingilli da damerini che sono codici e tribunali e carte costituzionali, non s'è lasciato interrompere: ha messo su una faccia da giustiziere della notte, ha detto cose come qui non si scherza, badate bene a quello che sto per dire, e poi col buon senso delle persone semplici si è ricongiunto idealmente ad Hammurabi, trentotto secoli fa, occhio per occhio eccetera, e un bacione a qualche millennio di civiltà giuridica. Se succedesse a me, a mia figlia, mi prenderei quel tizio - ha concluso - e me lo mangerei a pezzettini. E così, con un gran finale di cannibalismo, l'opinionista medio democratico ha innalzato la sua coscienza di maschio allo stadio evolutivo dell'uomo di Neanderthal”.