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09 feb 2024

Una storia bizzarra

di Luciano Caveri

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, cosi affermò lo scienziato Lavoisier, iniziatore della chimica moderna, dopo che dimostrò sperimentalmente che la materia non può essere creata o distrutta, ma solo trasformata.

Per carità, non è argomento scientifico che io possa affrontare, ma è vero non solo per la Natura, ma anche per noi esseri umani e le nostre scoperte varie, che nel tempo tornano e spesso si trasformano. Mi ha fatto sorridere leggere l’altro giorno una cosa che non sapevo cioè simbolo @ era presente sulle macchine da scrivere già nel 1900. Anzi, il suo uso è ancora più profondo! Infatti - leggo sul Web - la sua origine risale al Medioevo. Erano gli amanuensi la usavano al posto della preposizione latina "ad". Nel 1500 indicava - da una fonte - l’antica unità di misura dell’amphora nei mercati fiorentini. Sulle prime macchine da scrivere era un’abbreviazione per indicare “al prezzo di” e serviva a risparmiare inchiostro.

Attenzione, però, perché su VeneziaToday spostano a Venezia la paternità. Si può leggere con un sorriso: “Negli ultimi venti anni è diventato un simbolo che utilizziamo all'ordine del giorno, lo clicchiamo sulla tastiera del computer oppure sui tasti dello smartphone. Stiamo parlando della chiocciola, parte integrante di qualsiasi indirizzo e-mail e simbolo dei cosiddetti tag sui social utilizzati per far sapere a qualcuno che si sta parlando di loro. Ma ci siamo mai chiesti da dove deriva la chiocciola? Chi l'ha inventata e qual è la sua origine?  Questa una delle teorie così espressa: “La chiocciola, detta anche a commerciale, anche se in pochi lo sanno, ha origini lontane e legate a una città italiana che sorge e si sorregge sull'acqua, Venezia. È proprio nella città lagunare, infatti, che ha origine il simbolo della chiocciola. Quando è nata? In pieno Medioevo ai tempi dell'impero romano d'oriente. Venezia, grande città di commerci, proprio in quel periodo ha inventato una sua peculiare unità di misura che permettesse equità nelle compravendite, la @.

Ecco la richiesta di paternità: “È proprio a Venezia che viene inventata quella che oggi conosciamo con il nome di chiocciola e con il simbolo @. A dare origine a questo simbolo è la lettera à. L'accento, poi, mano a mano è stato allungato fino a circondare l'intera lettera proprio per distinguere il simbolo della chiocciola da quello della a con l'accento.  Dal punto di vista grafico, quella @, stava a simboleggiare l'anfora, cioè quella che una volta era l'unità di misura del peso nel caso di oggetti solidi o della capacità nel caso dei liquidi. Le anfore erano un'unità di misura universale e la chiocciola, che le simboleggiava, è stata utilizzata nel commercio per tantissimi anni fino anche all'epoca moderna quando la chiocciola era presente anche nelle macchine da scrivere con il significato di "al prezzo di" (es. @20, 20 dollari)”.

Questo lo avevo già detto! Ma sul suo riuso spiega lo stesso sito: “E con l'avvento dei computer, questo simbolo è stato portato anche sulle tastiere moderne ma la vera svolta ci fu nel 1971 quando si inventò la posta elettronica e la chiocciola diventò il suo simbolo distintivo. Il vero padre di questo simbolo così come lo conosciamo oggi è stato l'ingegnere americano Raymond Samuel Tomlinson che pensò di usare il simbolo @ con il significato della preposizione a, cioè il posto in cui il messaggio sarebbe dovuto arrivare”.

Ma come chiamarlo questo o questa @? Lo evoca bene il sito geopop e anche questo fa sorridere, partendo dall’italiano: “La chiocciola, come sappiamo tutti, è una “a” inscritta in un cerchio: @. La sua forma ricorda quella dell’omonimo mollusco: la “a” è il corpo e il cerchio è il guscio. Perciò in italiano il simbolo ha questo nome, che però nel resto del mondo è poco diffuso. Tra le poche altre lingue nelle quali il segno @ è chiamato "chiocciola" vi sono l’ucraino (ravlyk), il bielorusso (s’limak) e il gallese (malwen o malwoden)”. E ancora: “In molti casi, il nome deriva da quello di altri animali come la scimmia (olandese, polacco, rumeno), il cane (russo) o il gatto (estone, finlandese), perché il cerchio intorno alla “a” ricorda una coda arrotolata. In spagnolo (arroba), portoghese (arroba), catalano (arrova) e francese (arrobe o arobase) il nome deriva da un’unità di misura araba, ar-rub. Nella lingua con più parlanti al mondo, il cinese mandarino, è chiamata semplicemente “a cerchiata”. In qualche caso, si è fatto ricorso persino alla gastronomia: in ebraico la chiocciola è conosciuta come strudel perché somiglia a una fetta del celebre dolce in sezione”. Ma a livello internazionale troneggia l’inglese: “In inglese, invece, è nota come at (più precisamente, at sign), cioè “presso”. La sua funzione negli indirizzi e-mail, infatti, è quella di indicare il luogo, sia pure virtuale, dove si trova il destinatario: nome utente – presso – server. Per esempio, l’indirizzo elettronico mariorossi @ mail.com, significa che la casella postale di Mario Rossi è situata presso "mail.com". Dall’inglese, il nome at si è esteso a molte altre lingue, come l’arabo, il turco, l’hindi, il tedesco”.

Così è il mondo, ormai avvolto da @.