blog di luciano

Accattonaggio

Mendicanti per le vie di AostaPer un certo periodo ai semafori di Aosta, sopravvissuti alle rotonde, si erano piazzati due professionisti dell'accattonaggio. Ora sono spariti, non so se per il freddo o per lintervento delle Forze dell'ordine. La tecnica era quella classica: trascinarsi fra le auto in attesa del verde per raccogliere qualche monetina.
Attorno a questo fenomeno esiste un racket gestito dalle mafie dell'Est, che organizzano gli sciancati veri, vittime di un autentico traffico e di uno sfruttamento disumano e squallido, ma soprattutto vengano adoperati dei figuranti addestrati ad hoc.
Qualche giorno fa, fermo nella coda su di un taxi, vicino ad un parco a Roma, ho assistito per parecchi minuti ad una scena incredibile: un "istruttore", sano come un pesce, addestrava un altro sano come lui alle "tecniche" per apparire tutto storto e zoppicante!
Roba da premio Oscar per la miglior recitazione.

Musica e memoria

Lucio Dalla ad AostaPensare che Lucio Dalla e Francesco De Gregori cantino di nuovo insieme mi fa ripiombare indietro di oltre trent'anni. C'ero al "Comunale" di Torino nel 1979 per il concerto noto come "Banana Republic tour", che vedeva assieme in un trio memorabile Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Ron
La musica accompagna la nostra vita e certe melodie per me arrivano da un passato remoto, tipo: una pianola meccanica che mio padre aveva comprato chissà dove, i dischi a 45 giri nel mangiadischi o il "Gelosino" di mio fratello, le mie "melodie" alla chitarra dopo le lezioni con Pinuccio Cerutti, le cantate in gita scolastica con il libricino delle canzoni di "Sanremo", le nottate a Imperia con la musica dal vivo di Leo Lagorio e poi il sottofondo musicale di "Radio Reporter 93" a Torino e potrei proseguire per pagine e pagine.
Ancora oggi, grazie anche alla musica rinvenibile sul computer che ci presenta il mondo intero, la musica accompagna la vita e crea e accompagna i ricordi che si incidono nella memoria.

Un abbraccio, Gianni

Gianni BonichonLeggo della morte di Gianni Bonichon, che fu mio ammiratissimo professore di ginnastica alle medie di Verrès. Era all'apice in quegli anni della sua carriera di bobbista e anche noi ragazzini coglievamo il suo fascino di bon vivant fra battute e goliardate.
L'ho rivisto alcuni anni fa ad una premiazione dell'Asiva, ormai costretto sulla sedia a rotelle e faceva impressione pensando al fisicaccio che aveva, dopo una vita vissuta pericolosamente con vicende di cronaca nera che purtroppo si sommarono alle grandi gesta sportive.
Gli avevo raccontato di quanto gli invidiassimo le macchine veloci, le ragazze e la "vita spericolata": ebbe come un guizzo, un lampo negli occhi.
Erano - io penso - i ricordi.

Il celebre falsario

Joseph-Samuel Farinet in una stampa d'epocaI giornali svizzeri hanno dato la notizia, comunicata dagli "Amis de Farinet", della morte ad Aosta di Albino Mochettaz, 87 anni, unico nipote di Joseph-Samuel Farinet. Un personaggio, falsario professionista di monete, nato in Valle d'Aosta il 17 giugno 1845 e morto in Svizzera, in circostanze misteriose, il 17 aprile 1880.
La sua celebrità deriva dal romanzo che Charles-Ferdinand Ramuz scrisse su di lui e dal film "L'or dans la montagne" che ne fu tratto, ricordandolo come un bandito alla Robin Hood del Vallese.
Come ricorda il sito del Comune di Saillon, i suoi amici hanno realizzato "la vigne à Farinet, la plus petite vigne cadastrée du monde, avec ses trois ceps et son 1.618 m2 . Cette minuscule parcelle, qui se situe sur les hauts de Saillon, à l’arrivée du sentier des vitraux, fut successivement propriété de l'acteur Jean-Louis Barrault et de l'abbé Pierre. Elle appartient à présent au Dalaï-Lama, qui s'est rendu à Saillon au passage de l'an 2000".
E ancora: "la plupart des stars, venues travailler bénévolement cette vigne à des fins culturelles ou humanitaires, ont laissé une pensée ou un mot, exposés tout au long de l’allée qui mène à la vigne".

Caleidoscopio 5 gennaio

La copertina del discoIl primo "Caleidoscopio" del 2010 - alle 12.35 su "Radio1" negli spazi di "RaiVdA" - propone diversi argomenti.
Si incomincia con la Befana, vista la stagione. Si prosegue con il disco benefico, per i terremotati d'Abruzzo, dei cantanti valdostani, presentato dal produttore Andrea Dugros.
Segue l'oroscopo, per chi ci crede, ed una storiella in patois di Pierre Vietti "Bathézar" del 1962!
Chiude Christian Diémoz. Buon ascolto!

Saldi

Iniziati i saldi, ma non in ValleConosco dei "cacciatori di saldi", che pianificano gli acquisti più impegnativi, seguendo i ribassi di stagione. Essendomi occupato della materia sia a Roma ("riforma Bersani" sul commercio) che ad Aosta (quando da Assessore avevo questa materia), ritengo che - pensando anche agli outlet o agli spacci aziendali vicini alla Valle - ormai la liberalizzazione dei saldi è matura.
Spetta ad ogni singolo commerciante scegliere le proprie strategie di vendita e dunque è bene che il pubblico si astenga dall'intervenire.

2010

Armando Tealdi nella sua pizzeriaLe ultime ore dell'anno passato sono state dominate in Valle dal delitto, brillantemente risolto dagli inquirenti, in cui è morto un pizzaiolo a Fénis.
Il movente, che avrebbe indotto due immigrati dominicani ad uccidere, è stato quello di arraffare poche centinaia di euro e non c'è corrispondenza nei fatti fra le torture al poveraccio e il desiderio di rubare questa manciata di euro.
Inutile dire che questa vicenda è un grave colpo alla convivenza: i due assassini alimenteranno nei prossimi mesi, con questo loro gesto, quell'incomprensione dell'altro, che sarà negli anni a venire una febbre crescente. Il 2010, dunque, inizia simbolicamente con quel tema della convivenza, nell'equilibrio delicato fra diritti e doveri, che va affrontato con coraggio per evitare che il veleno si insinui nella vita quotidiana anche in Valle.

31 dicembre 2009: appuntamento e auguri!

Piazza Chanoux ad Aosta durante le festività natalizieIl 31 dicembre, poco prima delle 20 su "RaiTre" negli spazi della programmazione regionale di "RaiVdA", insomma i programmi, non perdete la diretta da piazza Chanoux condotta da Katia Berruquier con la regia dell'esterna di Torino a cura di Marco Brunet. Dopo l'ottimo successo della diretta della vigilia di Natale, bissiamo la diretta con molti appuntamenti interessanti che vi porteranno sino al messaggio a reti unificate del Presidente Giorgio Napolitano.
Io colgo questa occasione per farvi tanti auguri per il 2010, che sono certo sarà un anno interessante. Con calma ne parleremo, giorno dopo giorno, su questo sito.
Un saluto a tutti e ci ritroveremo nell'anno nuovo!

Le Poste sgangherate

Una cassetta della posta chiusaDa anni ero utente di una casella postale alle "Poste" di Saint-Vincent. Un tempo inspiegabilmente gratuite, le caselle postale erano giustamente diventate a pagamento con un canone annuo ragionevole anche nella sua progressione. 
Nel 2009 la casella piccola costava 35 euro, la media e quella aperta 42 e la grande 50. L'aumento arriverà a gennaio, quando la piccola e l'aperta saliranno a 100 euro tondi, la media a 150  e la grande a 200. Con un incremento, dunque, che va dal 285 al 400 per cento.
Per cui ho disdetto il servizio: ciò aumenterà il lavoro dei postini. Una scelta aziendale demenziale, che si somma ad altre ripetute stupidaggini che stanno distruggendo sempre più le "Poste".
Auguriamoci che la liberalizzazione del settore riesca laddove è fallita la finta privatizzazione in un'azienda purtroppo sgangherata, che da Roma - in un consociativismo mai visto altrove - tratta la Valle d'Aosta come se fosse una lontana colonia.

Di fronte all'immensità

Un fotogramma del videoIl designer Arnaldo Tranti manda in giro via mail un link interessante, che vorrei rimbalzare ai frequentatori del sito. E' intitolato "The Known Universe" e rinvenibile qui su "YouTube".
A fine anno, tradizionale momento di riflessione per ciascuno di noi, questa visione di una dimensione vastissima in cui appariamo infinitamente piccoli e enormemente insignificanti aiuta a relativizzare problemi e prospettive.
Filosofi, poeti, scienziati, religiosi si sono posti per millenni questo problema dell'uomo di fronte all'immensità, che personalmente preferisco al termine infinito: il filmato offre un'immagine plastica che conferma la problematicità di tanti interrogativi.

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