blog di luciano

Radici e affetti in una targa

targhe.jpgIn Francia, da poco tempo, la targa identificativa dei veicoli è cambiata: due lettere, tre cifre, due lettere. Per chi lo chiederà ci sarà il numero del Dipartimento e il simbolino conseguente, simile al nostro leoncino (che mi auguro con il passaggio della Motorizzazione alla Regione non sia più appiccicato, ma stampato come nel frattempo è avvenuto a Trento e Bolzano).
L'aspetto singolare è che l'automobilista può chiedere di mettere, a sua scelta, il Dipartimento che preferisce sulla targa del proprio autoveicolo, dovunque abiti. Pare, così mi hanno raccontato, che in questo modo si soddisfi la ricerca delle proprie radici da parte degli abitanti delle grandi città, specie dei parisiens, ma la scelta può essere anche affettiva e riguardare un Dipartimento qualunque, magari quello dove si va in vacanza!

Abruzzo

lucoli_campo_vda.jpgA più di un mese dal terremoto, l'ampiezza della tragedia e soprattutto l'enormità dei danni materiali appare in tutta la sua dimensione. Bene ha fatto la Valle d'Aosta a concentrare i propri sforzi su di un Comune di montagna come Lucoli, perché l'esempio di analoghi interventi del passato mostra quanto sia efficace evitare la dispersione degli aiuti.
Quel che colpisce (e oggi su "La Repubblica" ne ho piena conferma) è l'assoluta incertezza negli interventi finanziari dello Stato a sostegno della ricostruzione. Alla Camera ho imparato una cosa essenziale: le leggi bisogna leggerle sempre al contrario, iniziando dall'ultimo articolo, quello che si occupa della copertura finanziaria del provvedimento.
Già dai comunicati ufficiali del Consiglio dei Ministri non si capiva bene la certezza del denaro da impiegare e oggi questi dubbi sono confermati. Qualche esempio: il fondo perduto per ricostruire le case (150mila euro, secondo gli annunci) è costituito per un terzo da un mutuo agevolato e un terzo da una misura di sgravio fiscale e solo il rimanente terzo è costituito da soldi veri e immediati; una delle coperture è assicurata da giochi di vario genere tipo lotterie o "gratta e vinci"; spuntano di nuovo quei fondi denominati "Fas", che sono a complemento dei fondi comunitari a disposizione delle Regioni e tra l'altro da esse già destinate e quindi non si capisce come possano essere distratti, che vengono usati ormai per coprire tutti i buchi, non sapendo infine dove andranno a finire veramente.

Porco sarà lei, anzi...

maialino.jpgChi ha battezzato la perniciosa influenza messicana quale "suina", per poi pentirsene, ha sortito il crollo dei consumi di carne di maiale con rischi di rovina per i produttori e nessun maiale godrà, comunque vada, di un'amnistia.
I valdostani - tranne il numero in crescita di chi, per precetto religioso, non la consuma - amano il porco e in ossequio al detto «non si butta via niente» si sono ingegnati nei millenni a ricavarne vari prodotti, alcuni dei quali davvero originali.
Nella mia infanzia, seguendo il papà veterinario, era un classico la visita sul luogo del delitto, vale a dire della macellazione domestica. Devo dire che il decesso risultava piuttosto cruento, ma si sa che l'antica cultura contadina andava al sodo.
Consolatorio restava e resta, per altro, anche per il cuore più tenero, l'esito in termini commestibili, che volge in positivo l'epiteto «Sei un porco!».

Fiat

marchionne_sergio.jpgIl futuro del settore automobilistico non può non interessare i valdostani, vista la presenza in Valle di alcuni stabilimenti di componentistica per auto e visto che il quotidiano del gruppo "La Stampa" è l'unico fra i giornali con pagine dedicate ogni giorno alla nostra Regione.
Colpisce in queste ore il tentativo della "Fiat" di mondializzarsi. Ho studiato all'Università la storia della "Fiat" e negli anni ho letto tutto quello che è uscito: è un racconto avvincente fatto di alti e bassi e l'attualità stupisce, perché il manager Sergio Marchionne sembra usare il motto "la miglior difesa è l'attacco".
La "Fiat", dopo l'americana "Chrysler", va all'attacco della tedesca "Opel" (legata all'altro gruppo statunitense, "General Motors") con un qual certo scetticismo di una parte della stampa internazionale sulle reali capacità finanziarie del gruppo torinese di reggere questo allargamento. Non ci vorrà molto a capire l'esito delle operazioni.

Dimensione pubblica

silvio_veronica.jpgLa vicenda familiare e umana fra Silvio Berlusconi e Veronica Lario è un fatto privatissimo, che si estende a dimensione pubblica per l'ovvia ragione che il Cavaliere non ha mai fatto mistero - basta scorrere le copertine dei settimanali di gossip - di voler usare la sfera intima per un uso pubblico per rafforzare la sua immagine di leader. Un fatto legittimo anche in democrazia.
Che fosse la corsettina alle Bermuda, il villone in Sardegna, la cantatina in napoletano o francese, i nipotini fotografati con lui e la moglie: ogni occasione era buona per alimentare una figura nel suo complesso e non solo esclusivamente riferibile alla politica.
Questa è la forza di un personaggio carismatico e di un partito personalista, mentre tutto ciò sarebbe diverso laddove vicende personali e dimensione politica fossero state tenute separate.
Per altro, fa sorridere la dichiarazione «non dico nulla», cui corrisponde un'intervista che tratta proprio dell'imminente separazione con i Direttori dei più grandi giornali italiani...

Concorrenza aerea

aeroporto_checkin.jpgSi vola sempre peggio in Italia. La pur flebile concorrenza "Alitalia-Air One" è finita con un'unica compagnia aerea che di privato ha solo i soci, perché i costi li ha sopportati lo Stato.
La conseguenza è che ritardi e cancellazioni sono la quotidianità, cui ormai ci si rassegna perché i diritti, che le norme europee garantiscono ai passeggeri, sono di fatto aggirati ed è bene far sbollire la rabbia con un atteggiamento zen. Spero sul lungo in "Air France", destinata a comprarsi "Cai", e sul breve in "Lufthansa Italia", che ho già preso fra Bruxelles e Malpensa e che ora annuncia qualità sulla tratta Milano-Roma.
Mi auguro, tra l'altro, che chi oggi si occupa dell'aeroporto valdostano sappia che la qualità del vettore non è una sciocchezza ed è bene muoversi per tempo, tenendo conto dei tempi di riapertura dello scalo, sapendo del ruolo del volo su Roma, su altre tratte già studiate e dello stimolo necessario verso compagnie interessate dai charter.

Matrimoni

matrimonio_calabria.jpgConosco dei professionisti da cerimonia nuziale che aspettano con voluttà uno sposalizio. Io appartengo alla categoria ospite (talvolta testimone) imbranato e confesso una certa idiosincrasia per i pranzi troppo lunghi.
Scrivo oggi dalla Calabria, dove partecipo ad una bella cerimonia, in occasione del matrimonio della sorella di un amico. Le cose qui, in questa zona della Sila a cavallo fra mare e montagna, si fanno davvero in grande.

Outlet

outlet.jpgSi diffondono, come degli agguati, gli outlet ben visibili dalle autostrade, moderna nervatura trasportistica per le nostre vite.
Rappresentano ormai dei veri villaggi, persino vezzosi nell'essere caricaturali. Ospitano marche di grido, che attirano - lo dico senza snobismo - i consumatori come il miele gli orsi, denotando talvolta tratti di bulimia da shopping.
Spiace l'artificialità e il brand come sola bussola per gli acquisti. Chi ne ha scritto riconosce in fondo aspetti di una nuova socialità che almeno, diversamente dalle televendite e da eBay su Internet, implica mobilità e rapporti umani.
Ricordo che nelle ipotesi di rilancio del Casino de la Vallée ci fu anche lo scenario outlet, come fanno a Mendrisio.

Gli altri per capire noi stessi

trieste_barche.jpgConcludo a Trieste un rapido giro iniziato a Bolzano e proseguito a Trento per motivi di lavoro.
Sono città che conosco e se sommo a carotaggi nelle stesse zone, certe esperienze in Friuli, alcune discussioni in Veneto e incontri in Tirolo, in Carinzia, in Slovenia e in Croazia, non posso che confermare la mia curiosità per questo mondo multietnico mitteleuropeo su cui ho letto tante cose con grande voracità.
Direi: non solo Nord-est...
Vorrei che noi, per analogia, riflettessimo di più sul Nord-ovest (e non solo...) per cercare quei medesimi tratti distintivi, forgiati da storia e culture, che forse sono più difficili da distaccare da noi stessi per poterli cogliere.
Dovrebbe trattarsi di quel Alp-Med (a Roma non vogliono stoltamente che si usi il termine Euroregione!), che io vedo come un puzzle: i colori e i profumi, le architetture e i culti, l'incrocio di lingue e dialetti affratellati, i porti e i paesi d'entroterra, i massicci e le vallate, l'olio e il burro, il vino e la birra. Ci si può sbizzarrire, anche da noi, a cercare il fil rouge.

Una città per la montagna

trento_festival_01.jpgDa ben 57 anni, pur tra alti e bassi, Trento ospita il Film Festival, che segue i grandi cambiamenti del cinema, dando conto soprattutto della "democratizzazione" dei mezzi di ripresa dalla pellicola alle piccole e poco costose telecamerine digitali. In mezzo ci sta una manifestazione tutto tondo che l'attuale direttore, il regista Maurizio Nichetti, ha spostato anche sullo spettacolo e sulla valorizzazione delle figure dei grandi protagonisti.
Per Trento è una passerella di non poco conto che muove molte persone e offre alla città quell'aurea di città della montagna che Aosta, ben titolata per molte ragioni, non ha saputo interpretare.

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