Si vola sempre peggio in Italia. La pur flebile concorrenza "Alitalia-Air One" è finita con un'unica compagnia aerea che di privato ha solo i soci, perché i costi li ha sopportati lo Stato. La conseguenza è che ritardi e cancellazioni sono la quotidianità, cui ormai ci si rassegna perché i diritti, che le norme europee garantiscono ai passeggeri, sono di fatto aggirati ed è bene far sbollire la rabbia con un atteggiamento zen. Spero sul lungo in "Air France", destinata a comprarsi "Cai", e sul breve in "Lufthansa Italia", che ho già preso fra Bruxelles e Malpensa e che ora annuncia qualità sulla tratta Milano-Roma. Mi auguro, tra l'altro, che chi oggi si occupa dell'aeroporto valdostano sappia che la qualità del vettore non è una sciocchezza ed è bene muoversi per tempo, tenendo conto dei tempi di riapertura dello scalo, sapendo del ruolo del volo su Roma, su altre tratte già studiate e dello stimolo necessario verso compagnie interessate dai charter.