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11 giu 2009

L'integrazione

di Luciano Caveri

Manca una storia organica dell'immigrazione in Valle d'Aosta. Tuttavia, proprio per l'importanza di alcuni di questi flussi, c'è chi ne ha scritto in pubblicazioni sparse. L'immigrazione veneta e quella calabrese sono quelle che nella storia contemporanea hanno avuto l'influenza più importante sulla società valdostana in particolare per l'incidenza quantitativa. L'integrazione, che è una dinamica di dare e avere, ha funzionato. Oggi i flussi migratori dai Paesi extraeuropei investono la Valle - immagino con un rallentamento in tempo di crisi - e se gli studi non saranno smentiti l'immigrazione proseguirà per alimentare alcuni settori dell'economia di manodopera (agricoltura, edilizia, turismo). Il confronto sul tema dell'integrazione appare già oggi complesso e altre società europee, in primis la Francia, dimostrano il rischio di fenomeni di degrado, xenofobia, delinquenza. L'antidoto è avere una politica complessiva. Avevo predisposto in passato per questo una proposta di legge regionale per avere un quadro di riferimento in materia, pur sapendo quanto pesino le decisioni europee e nazionali.