Il carcere di Brissogne scoppia nuovamente di detenuti con condizioni di vita difficili non solo per chi è in galera (circostanza che non emoziona generalmente l'opinione pubblica), ma anche per chi - come la Polizia penitenziaria - deve lavorare in situazioni complesse, comprese le ristrettezze causate dalla continua riduzione dei fondi a disposizione. Non avete idea come in questo settore, e nell'intero comparto sicurezza, il denaro a disposizione non corrisponda affatto alle dichiarazioni aggressive e muscolose contro la delinquenza. Non si fanno le nozze con i fichi secchi. E' finito l'effetto indulto che aveva reso vivibile la prigione e ci si ritrova nelle condizioni precarie di prima. Spiace perché Aosta potrebbe essere un carcere modello ed invece finisce per essere niente altro che uno stabilimento penitenziario sovraffollato.