Una Valle senza più ghiacciai?

mondo_caldo.jpgSono anni che seguo, compatibilmente con le mie nozioni scientifiche, il dibattito sull'evoluzione del clima, pensando alle sue conseguenze per la Valle e per le future generazioni che l'abiteranno, in parte tracciate nell'unico studio organico  che commissionai anni fa. Mi pongo da allora in una posizione mediana fra i catastrofisti e gli indifferenti (come il paradossale documento negazionista - cioè "fa più caldo per cause naturali, l'umanità non c'entra un piffero" - votato, mesi fa, dal Senato).
Il riscaldamento del pianeta, qualunque possa essere appunto la percentuale di responsabilità umana nel fenomeno, è un tema mondiale, anche se l'impressione è che la politica lo affronti prendendosela comoda.
Certo lo scenario di una Valle d'Aosta senza più ghiacciai, nel giro di pochi decenni, fa impressione e basta vedere le temperature (o più semplicemente le vendemmie anticipate) per verificare come le modificazioni siano palpabili e eventuali inverni nevosi - speriamo che il prossimo lo sia - non paiono contraddire lo scenario.
A fine anno, nel Summit sul clima a Copenhagen, si dovrebbero assumere decisioni importanti, ma le premesse sono deludenti.

Commenti

E' anche colpa nostra...

supponiamo che qualcuno butti una bomba nucleare sul Monte Bianco: si scioglierebbero i ghiacciai (...e non solo).
Quindi chi pensa che l'influsso dell'uomo non centri mai sbaglia. Forse non è la principale causa ma una componente importante, sicuramente.
Poi, io sono il primo a pensare che l'uomo non è al centro di tutto o l'artefice che può tutto, ma nel clima e altri cambiamenti naturali, penso proprio che abbia le proprie responsabilità.

Credo anch'io...

che sia così.
Un giorno sapremo, in risposta a chi osserva che certi fenomeni come l'arretramento dei ghiacciai c'è già stata quando l'incidenza umana era minima, quale percentuale abbia nel riscaldamento - chi lo nega è ormai in crisi- il ruolo dell'umanità.

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