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09 nov 2009

4 novembre

di Luciano Caveri

La data, festa delle Forze Armate, ricorda - con il giorno della fine della guerra per l'Italia nel 1918 - gli orrori della "Grande Guerra", i cui protagonisti sono ormai tutti morti. Oggi, alla memoria, persi i protagonisti, deve pensarci la storia, che deve ricordarci che cosa fu per la Valle d'Aosta quella carneficina, con i mille e cinquecento morti e le centinaia di invalidi, conseguenza delle sanguinose battaglie di cui è testimonianza l'intitolazione della rete di strade attorno alla Caserma "Testafochi". Ogni monumento ai Caduti, in ciascun paese della Valle, registra i nomi e talvolta i volti di quei morti della I^ Guerra mondiale, terribile e sanguinosa, con l'avvento di nuove tecniche belliche come i gas e gli aerei e con una leva obbligatoria diffusa che sparse lutti e vittime in tutte le famiglie, dove c'era la paura di ricevere il telegramma che annunciava il decesso. E' bene non dimenticare, mentre nel mondo altre guerre segnano i limiti della nostra umanità.